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A Esc torna L/ivre, il festival dell’editoria e dei vini indipendenti con 40 editori e 30 cantine
Dal 19 al 23 dicembre torna L/ivre, il festival dell’editoria e dei vini indipendenti.
Giunto alla sua dodicesima edizione, nella consueta cornice dell’Atelier autogestito ESC di San Lorenzo, L/ivre propone cinque giorni ricchi di presentazioni, incontri, musica, degustazioni, stand up comedy. Ma non solo: più di 40 editori e 30 cantine indipendenti da tutta Italia si ritroveranno a San Lorenzo.
“L/ivre è socialità fuori mercato e produzione culturale indipendente nel disastro dei tempi che ci toccano in sorte – spiegano gli organizzatori – è un frutto dell’autogestione che coltiviamo con passione dentro ESC, spazio sociale sotto il costante attacco di chi vorrebbe cancellare le esperienze di libertà che con fatica esistono e resistono in città”.
Tra le presentazioni: martedì 19/12 ore 18 Tecnocina (add editore) di e con Simone Pieranni; 21/12 ore 19 prima presentazione romana di Disobbedite con generosità (People) di e con CHEAP; 22/12 ore 19,30 presentazione in anteprima di Inchiesta Metropolitana (manifestolibri) di Toni Negri con i curatori del libro Alberto De Nicola e Paolo Do; sabato 23/12 ore 16 laboratorio per bambin? a partire dal libro Karukinka. La nostra terra (Momo) di e con Erica Silvestri
Presentazione delle cantine: martedì 19 ore 19 con lo storico della gastronomia Guido Farinelli parliamo di Sovversivi in Osteria accompagnati dal bianco della cantina Colicchio (Lazio); sabato 23 ore 19,30 incontriamo l’azienda vinicola La Follonica di San Paolo di Jesi (Marche) e il suo Verdicchio.
Musica e performance: martedi 19 ore 22,30 stand up comedy con Le Recensioni Non Richieste e Simonetta Musitano (Queer Comedy); mercoledì 20 ore 22 Veronica Marini Jazz Quartett; giovedì 21 Note Criminali,organizzazione a delinquere di stampo musicale ispirata al cinema poliziottesco anni Settanta; venerdì 22 ore 22 Hi Shine, Ladies Reggae Band; sabato 21 dalle 22 dj set a cura di Fabio Sestili.
Ospiti di questa edizione: Simone Pieranni, Massimo De Carolis, CHEAP, MP5, Associazione Mi Riconosci?, le Recensioni Non Richieste, Simonetta Musitano, Rossella Marchini, Sarah Gainsforth, Erica Silvestri, Guido Farinelli, Hi Shine Ladies Reggae Band, Veronica Marini Jazz Quartet, Note Criminali, Fabio Sestili.
Tra gli editori presenti figurano: 66thand2nd, Abbot Edizioni, Agenzia X, Alegre, Asterisco, Bao Publishing, Barta, Beccogiallo, ComicOut, DeriveApprodi, D Editore, Effequ, Eleuthera, Eris Edizioni, Fila 37, Hopi, Il Sirente, L’Incisiva, L’Orma, Lorusso, manifestolibri, Meltemi, Mimesis, minimum fax, Momo, Nero, Nova Delphi, Ombre Corte, Orecchio Acerbo, Orthotes, People, Quodlibet, Racconti edizioni, Red Star Press, Settenove, Sinnos, Sur, Tamu, Tic Edizioni, Uovonero, Voland.
Tra i vignaioli: Aldrighetti, Strade Sterrate, Le Baite, Il Bosseto, I Botri, Brunnenhof, Casa Brecceto, Cenci, Colicchio, Cordeschi, Curto, Foffani, La Follonica, La Viranda, Laluce, Majnoni Guicciardini, Malauva, Manera, Pantun, Azienda Agricola Piatti Antonella, Pisoni, Poggio della Stella, Rasicci, Ribelà, Riserva della Cascina, Sancarraro, San Filippo, Terre Apuane, Terre d’Aquesia, Trentaquerce, Valli Unite, Vigneti Vallorani.
Parteciperanno con loro banchetti: Non Una Di Meno, Mediterranea, Dinamopress, Cheap, Vittorio Giannitelli, Antifa!nzine, Azienda agricola Marini.
Sarà predisposto un punto bimb? con giochi, libri e colori tutti i giorni dall’apertura alle 21.
L’appuntamento è dal 19 al 23 dicembre dalle 17 alle 00, sabato dalle 15 alle 00
a Esc Atelier Autogestito – via dei volsci 159 ( Roma – quartiere San Lorenzo)
Per raggiungere Esci: tram 3/19 – fermata via dei reti; metro A e B fermata Termini; autobus 71, 492, 542. Contatti: www.facebok.com/livre.ebbridilibri
www.instagram.com/esc_atelier_autogestito ; [email protected]
Lunedì 18 dicembre
Fragilità, Paolo Crepet dialoga con Pietro Folena
Lunedì 18 dicembre ore 18, al Teatro Porta Portese (via Portuense, 102), Malacoda presenterà il numero della rivista, completamente dedicato alla “Fragilità, con un evento speciale che vedrà la partecipazione di Paolo Crepet. Il noto sociologo dialogherà con Pietro Folena, direttore editoriale della rivista Malacoda, per poi rispondere alle domande del pubblico. Accettare di sbagliare è una forma straordinaria di educazione: “Sbagliando strada forse incontri un ristorante, una trattoria che non avevi messo in conto di trovare, un paesaggio che non avevi previsto. Lo sbaglio non è un errore» – ha spiegato Crepet nell’intervista rilasciata a Simone Oggionni per Malacoda.
L’incontro sarà l’occasione per approfondire con l’illustre ospite diversi aspetti della fragilità, le problematiche e le sfide del tempo presente. Il numero tematico ha inteso indagare il concetto di vulnerabilità, parola-chiave della nostra epoca di crisi e allo stesso tempo quasi tabù. “Siamo in un interregno: tra un modello capitalistico predatorio senza regole, che in pochi decenni ha provocato una crisi climatica senza precedenti, e che ha allargato la forbice tra una piccola minoranza di forti e una stragrande maggioranza di fragili, e un mondo futuro di cui si stentano a vedere i soggetti, gli assetti, gli equilibri” – sostiene Pietro Folena su Malacoda. Come quella a Crepet, anche l’intervista a Massimo Cacciari, curata da Ginevra Amadio, ruota attorno alle fragilità del sistema, dei governi, dei rapporti sociali e interpersonali.
Gli altri contributi indagano, tra l’altro, sulle nuove generazioni strette tra speranza e angoscia del domani, sulla scuola come luogo di crescita e costruzione della collettività, ma anche sul rapporto tra smart working e riappropriazione di spazi di libertà e benessere, la pervasività dei social network e la perdita del patrimonio ambientale. Tutti gli articoli sono consultabili in libero accesso sul sito www.malacoda.it e sui canali social (Facebook, Instagram e X) della rivista letteraria fondata nel 2015 da Mario Quattrucci ma tornata online nei mesi scorsi con una veste grafica rinnovata e la consueta vocazione critica.
L’ingresso all’evento è gratuito, fortemente consigliata la prenotazione con un sms, via Whatsapp o chiamando il numero 3381771787.
Lunedì 18 dicembre
Per i figli del Mondo, due libri, due vite a confronto Eraldo Affinati e Agostino Miozzo
Due autori, due uomini che hanno scelto di intervenire “in soccorso del mondo”, due opere a confronto. Al Teatro Manzoni, lunedì 18 dicembre alle 19, Scrittori in scena presenta “Per i figli del mondo” – Due libri, due vite, una serata speciale condotta dalla giornalista Rai Loretta Cavaricci che vede protagonisti gli scrittori Eraldo Affinati con il suo libro Delfini, vessilli, cannonate edito da Harper Collins e Agostino Miozzo con Il mio viaggio per Itaca, edito da Albatros Il Filo. Sul palco con composizioni inedite e differenti sonorità ispirate ai diversi angoli del mondo il chitarrista Davide Lauricella.
Cosa vuol dire essere adolescenti? Dove trovare gli amici? Come dobbiamo pensare agli antenati? Quante potrebbero essere le forme del coraggio? Perché non possiamo fare a meno di riflettere su Dio o sulla sua assenza? Cos’è l’esilio? In che modo interpretare la famiglia? Possiamo accettare la giustizia giuridica? Sono domande universali che rappresentano tappe spirituali per diventare finalmente adulti o restare eternamente bambini. In Delfini, vessilli, cannonate, titolo ricavato da un verso di Giorgos Seferis, Eraldo Affinati prova a rispondere, identificando, componendo e raccogliendo i tasselli più significativi della sua vita. Costruisce così un libro che è al tempo stesso una mappa interiore scandita da ventuno sezioni tematiche, una meditazione sull’esistenza umana, una riflessione sul senso attribuibile oggi alla lettura e alla scrittura.
Grandi romanzieri, poeti classici e contemporanei popolano le sue pagine, alla maniera di compagni segreti e stelle polari, portando con sé nuovi interrogativi: dove ci trascinano le guerre? Come possiamo pensare l’Italia? Cos’è la vera libertà? Perché le macerie ci parlano? Chi è la madre? A quale memoria dobbiamo credere? Fino a che punto siamo disposti ad abbracciare nostro padre? La letteratura diventa carne viva e bussola insostituibile, ancorché fracassata dalla nuova dimensione digitale, per orientarci nel vuoto. Grazie alle opere, tracce luminose da seguire, possiamo ancora tentare di rispondere alle richieste estreme: quelle della responsabilità da esercitare nella Storia, della rivoluzione a cui non dovremmo mai rinunciare, della sapienza da ricercare comunque, della scuola da inventare sempre, della senilità da vivere, del tempo da affrontare.
Itaca è una metafora meravigliosa del viaggio della vita, in cui “il cammino” corrisponde alla meta, alla ricerca di una scelta esistenziale che per Agostino Miozzo si è identificata nella solidarietà. Da medico volontario in Zimbabwe e in Etiopia, per diventare successivamente funzionario al Ministero degli Affari Esteri italiano, quindi direttore generale alla Protezione Civile; poi manager apicale nell’Unione Europea e infine, di nuovo al vertice della sua amministrazione, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico durante la pandemia. Più che una biografia, l’autore analizza il suo percorso, racconta la sua verità, condividendo la ricchezza e la complessità delle esperienze vissute con un gruppo di giovani, curiosi ascoltatori. Essi sognano e in parte temono una carriera come la sua, hanno a cuore il futuro del pianeta, le relazioni che lo attraversano, la sua salute e i suoi popoli. Si confrontano con Agostino, con un mondo tutt’altro che tranquillo, che richiede scelte sagge e criticità da affrontare; un mondo di conflitti, tragedie naturali e non, dove a volte l’uomo, le sue strutture e la burocrazia rappresentano il primo nemico dell’uomo stesso. Sono pagine di avventura, dolore, successi e sfide che lo hanno accompagnato negli ultimi quarant’anni, in sintonia con il suo “capo” Guido Bertolaso con cui ha vissuto “vite parallele” in tante vicende che hanno interessato tutta la comunità internazionale dal momento della terribile carestia del Tigrai fino ai giorni del Covid.
Ingresso libero – prenotazione consigliata e info al. 06.32.23.634 WhatsApp 327.89.59.298. e-mail [email protected]
L’articolo Dal festival L/ivre di San Lorenzo al confronto tra scrittori ed esperienze di vita: da Affinati a Miozzo, da Crepet a Folena
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-12-15 23:47:31 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)
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