Riviviamo i fatti più importanti del 2023: dalla crisi della sanità al nuovo sistema di raccolta rifiuti a Modena. Dal debutto del film Ferrari a Venezia fino all’arrivo nelle sale a Natale. Ma anche la politica con le primarie Dem vinte da Schlein, la crisi climatica con il maltempo e il conflitto in medio oriente
MODENA – Il 3 gennaio una donna a Castelfranco aggredisce una guardia medica: inizia così un anno nero per la sanità modenese: anche qui i medici di base non bastano più per coprire tutti i posti vacanti, i giovani fuggono dai pronto soccorso e mancano anche gli infermieri. Prima ancora che gli hacker a fine novembre decidessero di attaccare i sistemi informatici delle tre aziende modenesi, facendo saltare appuntamenti e screening, la salute pubblica era già in difficoltà. A causa della mancanza di risorse nazionali. Mentre il Policlinico festeggia i suoi 60 anni di vita, in Emilia Romagna si corre ai ripari, arriva l’infermiere di comunità e poi i Centri di assistenza urgenza, come a Castelfranco e Finale, per alleggerire i reparti di emergenza ospedalieri. E ad allontanare da Modena i camici bianchi anche gli affitti che nel 2023 sono lievitati a dismisura. Protestano gli studenti fuori sede, non va meglio per lavoratori, autisti di autobus, forze dell’ordine e famiglie. E il problema alloggi non risparmia nessuno: non c’è più posto nel modenese per i tanti migranti che sbarcano sulle coste italiane ma il governo continua a mandarne. Assieme ai minori stranieri non accompagnati per i quali diventa sempre più difficile avviare percorsi di inclusione. Intanto il caro carburanti mette in ginocchio imprese e famiglie, quest’ultime da inizio anno a Modena alle prese con la rivoluzione della raccolta differenziata tra porta a porta integrale o misto. Via i cassonetti in centro e ridotti in periferia. A dicembre si passa alla raccolta notturna, così da evitare che la città si svegli con sacchi gialli e blu. Intanto la politica si anima. Dopo l’ascesa al governo del centrodestra e le dimissioni di Letta da segretario Pd le primarie si giocano tutte in Emilia Romagna. Il governatore Stefano Bonaccini ottiene il consenso dei circoli, ma la base a febbraio sceglie la sua ex vice, Elly Schlein. A maggio Trc diventa on demand per offrire contemporaneamente ai telespettatori tutti i contenuti della televisione. Camposanto, Guiglia, Polinago e Serramazzoni votano il loro sindaco, ma intanto il maltempo devasta l’Appennino tra allagamenti e frane. Andrà peggio in Romagna, prima di un’estate rovente con un luglio terzo più caldo di sempre. Tutto passa, per un po’, in secondo piano quando il 7 ottobre Hamas attacca Israele, facendo di nuovo bruciare il Medioriente. Torna la paura terrorismo e si alzano i livelli di sicurezza anche a Modena, che però il 14 si fa un regalo: presenta il parco della creatività che sorge nell’area dell’ex Amcm recuperata. E il 2023 per la città e la provincia è anche l’anno del cinema: il 31 agosto al festival di Venezia viene proiettato il film Ferrari, a Modena e Maranello ci sarà la proiezione in anteprima il 7 dicembre
Sempre a Venezia un altro riconoscimento importante, arriva il Leone d’oro alla carriera per la regista carpigiana Liliana Cavani mentre a marzo era uscita nelle sale la pellicola sull’esorcista ufficiale del Vaticano, il modenese padre Amorth. Grande successo, in ambito culturale, quest’anno anche per la produzione di Ert per la regia di Valter Malosti con Manuel Agnelli in Lazarus di David Bowie, che ha fatto il pienone in ogni serata delle numerosissime repliche nelle più importanti città italiane. Poi si torna ai problemi del Paese: l’8 novembre Cgil e Uil scendono in piazza con uno sciopero nazionale contro la manovra di governo che secondo i sindacati affossa scuola, sanità, salari e pensioni. Ma è appena un attimo che arriva dicembre: e il Babbo più famoso che da un carro Amato colorato lancia cuori non manca di scatenare le polemiche: che l’installazione piaccia o non piaccia è già Natale. Il sindaco saluta i suoi concittadini, per l’ultima volta con la fascia tricolore
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