Le problematiche della città di Ascoli secondo Confindustria: infrastrutture, trasporti e burocrazia. Come affrontare le criticità.
Confindustria Ascoli Piceno ha tenuto il suo consiglio generale all’area ex Carbon, lo storico sito industriale alle porte della città oggetto di un imponente lavoro di bonifica e riqualificazione. Un luogo scelto non a caso e simbolo di ripartenza per la città, che deve ancora superare alcune criticità.
Non sono pochi, infatti, i problemi di Ascoli, nonostante i progetti e i tanti cantieri aperti per rimettere a posto la città e renderla più sicura, vivibile, efficiente e bella.
Problemi che sono stati evidenziati dal consiglio di Confindustria, con una discussione sulle azioni da mettere in atto per risolverli e superarli. Di seguito, tutti i dettagli della riunione.
I problemi principali che affliggono Ascoli Piceno e i suoi abitanti, di cui si è discusso al consiglio di Confindustria all’area ex Carbon, riguardano le infrastrutture, i trasporti, la burocrazia e la distanza tra amministrazione e imprese.
Nonostante gli interventi per migliorare la viabilità e la realizzazione di nuove infrastrutture come il ponte sul Tronto, tra i quartieri di Castagneti e Monticelli, restano ancora delle carenze importanti sul territorio, secondo Confindustria. Allo stesso tempo, anche i trasporti pubblici sono insufficienti.
L’eccesso di burocrazia, poi, ostacola le imprese nel loro lavoro quotidiano, richiedendo un grande impiego di risorse e soprattutto di tempo. Una situazione questa che insieme ad altri fattori fa sì che le imprese avvertano una distanza da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle loro esigenze.
Inoltre, Confindustria Ascoli ha sollevato di nuovo la questione Consind, il consorzio per l’industrializzazione nella provincia di Ascoli Piceno, di cui aveva già chiesto il commissariamento. Il presidente di Confindustria Simone Ferraioli ha sottolineato la “criticità sistemica da affrontare con urgenza, visto il perdurante stato di crisi e l’impatto crescente che genera sui bilanci delle imprese e della collettività, destinata prima o poi a farsi carico del debito accumulato”.
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