Bologna, 28 maggio 2025 – Nel giorno in cui è stata uccisa un’altra donna, la quattordicenne Martina Carbonaro, per mano del suo ex fidanzato, un’ottantina di giuriste mettono in discussione il ddl del governo sul femminicidio.
“Tale disegno di legge, se non accompagnato da politiche di prevenzione, è solo uno spot, uno scoop propagandistico”.
Milli Virgilio, bolognese, professoressa di Diritto penale dell’Università di Bologna in pensione, già assessora della giunta di Sergio Cofferati alla Scuola e Politiche delle differenze, è tra le promotrici di un appello firmato da 77 giuriste da diversi atenei italiani sul sito ‘Giustizia insieme’ che spiega i motivi della contrarietà al disegno di legge del governo del 31 marzo 2025. Un ddl che prevede l’“Introduzione del delitto di femminicidio e…
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