Vince la Juventus Next Gen, risultato che non sorprende, a giudicare dal momento rossonero. Anche a Biella la squadra di Zauri approccia nel modo peggiore, becca il solito gol sugli sviluppi di angolo e reagisce (si fa per dire) solamente nella prima parte del secondo tempo, quando i padroni di casa avevano già segnato due reti, entrambe nella prima frazione. Una prima parte di gara nella quale il Foggia ha mostrato un atteggiamento molle e poco reattivo, sulla falsariga di quanto visto domenica scorsa. Soltanto la ‘clemenza’ dei bianconeri – che hanno sciupato diverse occasioni in contropiede oltre a un calcio di rigore con Pietrelli – ha scongiurato un passivo più pesante.
Sarà piuttosto mesto il ritorno a casa della squadra di Zauri, la cui mediocre prestazione non può trovare una spiegazione nel cambio di modulo iniziale proposto da Zauri. Avrebbero meritato ben altro i tanti foggiani residenti al Nord che attendevano con ansia di rivedere dal vivo la squadra della propria città.
PRIMO TEMPO – “Senza centravanti siamo qualcos’altro”, ha detto Zauri nella conferenza stampa dell’antivigilia. E in casa della Juventus Next Gen, il tecnico prova a rimodellare quel “qualcos’altro”, mettendosi a specchio rispetto allo schieramento dell’ex Brambilla. Dunque, al 3-5-2 bianconero, ecco un inedito (almeno nella gestione Zauri) 3-5-2 con il redivivo Marzupio al centro del terzetto arretrato, alla prima stagionale dall’inizio e finalmente da centrale difensivo. I due terzini diventano quinti, mentre il terzetto in mediana resta il medesimo. In avanti, l’attacco leggero con Touho ed Emmausso. Il cambio di modulo non porta grossi benefici, specie se l’approccio alla gara è di quelli da dimenticare. Al 9’ la Juve è già avanti. Sugli sviluppi di un corner, ovviamente: i rossoneri non puliscono bene l’area, un tiro sporco di Turco viene deviato ripetutamente prima che il pallone raggiunga Amaradio davanti a De Lucia. Restano dubbi sulla posizione di partenza dell’attaccante e sugli autori delle deviazioni. Fatto sta che il Foggia è sotto. La reazione dei rossoneri è tutta in una bella giocata di Tascone, che libera Touho al tiro, ma Daffara chiude lo specchio beneficiando della scarsa freddezza dell’ex Amiens. Il primo tempo del Foggia, a livello offensivo, è tutto in questa azione. La Juve gioca sul velluto, producendo trame offensive fluide. I ragazzi di Brambilla mostrano anche una maggiore freschezza e convinzione, prova ne è il fatto che sui contrasti e sulle seconde palle, i bianconeri non perdono un duello. La passività dei rossoneri è tutta sintetizzata nell’azione del raddoppio: Turco a destra può crossare senza problemi, Afena realizza di testa totalmente indisturbato, mentre Marzupio si limita a osservarlo. Zauri perde anche Silvestro per un problema muscolare (dentro Zunno), pochi minuti prima che De Lucia eviti il tris deviando su Owusu (39’).
SECONDO TEMPO – Zauri cestina subito il 3-5-2, arretrando Felicioli e ripristinando il 4-3-3. E non è un caso se la produzione offensiva del Foggia coincida proprio con il cambio di sistema. Nei primissimi minuti i rossoneri vanno vicini al gol tre volte, prima con Tascone (anticipato da Daffara) e poi ancora con Touho, nuovamente anestetizzato dall’estremo difensore juventino, infine con una percussione palla al piede di Da Riva, chiusa con un sinistro a lato. Il Foggia preme, pur concedendosi ripetutamente alle transizioni dei rapidissimi giocatori offensivi bianconeri. De Lucia è bravo a scongiurare il 3-0 sbarrando la strada a Pietrelli, lanciato a rete. È il 68’, cinque minuti dopo l’esterno ha un’altra ghiotta chance, quando Brugognone (subentrato a Touho insieme a Orlando per Marzupio) entra male su Amaradio commettendo fallo da rigore. Il penalty finisce però in curva. Piccolo neo di una serata perfetta. Brambilla può tornare a sperare nella corsa playoff. Per il Foggia, ogni commento sarebbe quasi superfluo.
JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2) Daffara; Villa, F. Scaglia, Gil; Turco, Owusu (60’ Perotti), Macca, Cudrig (85’ Ngana), Pietrelli; Amaradio (84’ Deme), Afena Gyan. A disposizione: Garofani, S. Scaglia, Ripani, Mancini, Anghelè, Savio, Citi, Biliboc, Quattrocchi, Silva Semedo. Allenatore: Brambilla
FOGGIA (3-5-2) De Lucia; Salines, Marzupio (62’ Orlando), Dutu; Silvestro (33’ Zunno), Tascone, Da Riva, Gala (80’ Pazienza), Felicioli; Touho (62’ Brugognone), Emmausso. A disposizione: Perina, De Simone, Camigliano, Danzi, Kiyine. Allenatore: Zauri
Arbitro: Zago di Conegliano
Assistenti: Bernasso di Milano – Peletti di Crema
Quarto Ufficiale: Saffioti di Como
Marcatori: 9’ Amaradio (J), 31’ Afena Gyan (J)
Ammoniti: Owusu (J), Salines (F), Afena Gyan (J), Dutu (F)
Note: al 74’ Pietrelli (J) calcia alto un rigore
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Terzo k.o. di fila per i satanelli. Padroni di casa avanti al 9’ con Amaradio. Al 31’, il raddoppio di Afena. Nella ripresa, timida reazione in avvio dei satanelli, che poi rischiano il tracollo. Pietrelli fallisce dal dischetto la chance del 3-0
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