MODENA – Inizia il 7 febbraio del 2024 il processo per l’omicidio di Alice Neri che poco più di un anno fa fu trovata carbonizzata all’interno del bagagliaio della sua auto data alle fiamme. L’unico imputato per quella morte è Mohamed Gaaloul, il tunisino 30enne che era stato arrestato in Francia e poi estradato e che fino ad ora non ha fornito una sua versione. Proprio la difesa aveva chiesto il giudizio immediato e il 7 febbraio si insedierà la corte d’assise, composta dal presidente, l’unico giudice togato, e dieci cittadini. Un delitto che fin dall’inizio creò molto clamore, con il ritrovamento del cadavere e la lenta e difficile ricostruzione dell’accaduto. Ma alla fine gli inquirenti non hanno avuto dubbi: la 32enne di Ravarino è stata uccisa dal tunisino, visto che le indagini lo collocano nell’auto della giovane mamma dalle 3 di notte, dopo che la donna aveva passato la sera al bar con un collega. La mattina dopo il ritrovamento dei resti. La perizia dell’antropologa forense, Cristina Cattaneo, ha stabilito che Alice Neri è stata pugnalata più volte, poi il corpo è stato dato alle fiamme nella speranza di far sparire ogni traccia.
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