ANCONA – Tutti contro L’Erap. La Giunta come l’opposizione. È quanto emerso anche nel Consiglio comunale di questa mattina dopo che un episodio abbastanza simile era andato in scena qualche Assise fa. La miccia che ha fatto scatenare le critiche è stata l’interrogazione urgente posta dal consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Foresi, da sempre in prima linea per la riapertura del Centro Aud e della palestra nel quartiere Archi, dove tutto è fermo per un motivo o per un altro.
«Chiedo – ha così esordito Foresi – il reale cronoprogramma per l’inizio dei lavori per la palestra degli Archi. Spero siano state superate tutte le problematiche che avevano portato a un ritardo nei lavori» anche perché «i fondi erano stati trovati con una variazione di bilancio di fine 2024, pari a 350mila euro». Eppure «il materiale è accatastato da tanto tempo su via dei Piceni» nonostante «questo impianto è fondamentale per la città e per il quartiere tutto. Infine, l’Erap ha risposto per la consegna delle chiavi della struttura alle varie associazioni?».
Ha iniziato a rispondere l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini: «Il soggetto attuatore della Palestra Archi Aud è l’Erap, a cui noi abbiamo trasferito i fondi necessari per il completamento delle attività edili e impiantistiche». Ebbene «L’Erap ci ha risposto che entro il 30 maggio, dopo mille vicissitudini che hanno portato alla sospensione del cantiere, dovrebbe riattivarlo per arrivare alla conclusione dei lavori». L’esponente della Giunta Silvetti ribadisce con fermezza che «ciò che doveva fare questa Amministrazione è stato fatto e anche da parecchio tempo, con il coordinamento e il trasferimento delle somme». L’assessore inizia poi a spiegare quanto sia complicato, a suo modo di vedere, interloquire e confrontarsi con l’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica: «Sicuramente il rapporto con l’Erap non è dei più agevoli vista la fase di transizione che l’ente sta attraversando, ma è sottoposta alla necessità di completare ad Ancona tutta una serie di cantieri che sono ormai nel limbo da molto tempo. Ci aspettiamo però che, a seguito delle sollecitazioni del sindaco Silvetti al presidente Di Ruscio, vi sia un cambio di passo, tenendo conto che forse vanno fatti dei ragionamenti sul rapporto che questa città intrattiene con l’Erap stessa». Tombolini prosegue nelle sue considerazioni e spiega: «Noi affidiamo a quell’ente un patrimonio ingente, ma non abbiamo riscontri sull’attività di gestione, sulla raccolta dei fitti, sull’attività manutentiva, su qual è lo stato delle centinaia di appartamenti da loro assegnati secondo graduatoria, molti dei quali sono inutilizzati». La spiegazione prosegue senza sosta: «Abbiamo già chiesto con nota scritta e verbale un miglior rapporto con l’istituto, senza dover arrivare a mettere in campo delle attività non compatibili con l’istituto stesso. Dico solo che 5milioni e oltre di contributi che erano destinati a programmi da attuare attraverso l’Erp, ad Ancona sono stati stornati e assegnati a territori prossimi al nostro senza che l’Amministrazione fosse coinvolta nel processo decisionale. Avevamo poi tutta una serie di contenitori, come la scuola del Ghettarello, che da accordi doveva essere recuperata. Non è successo niente e forse non per motivazioni tecniche, ma per motivazioni forse più di rapporti con l’attuale presidenza. Lo preghiamo quindi – conclude Tombolini – di mettere il Comune di Ancona al centro dell’attività dell’istituto, visti gli oltre loro 1.500 appartamenti nel nostro territorio».
L’assessore all’Urbanistica Angelo Eliantonio ha completato la risposta assicurando Foresi che: «rispetto a quanto ci eravamo detti qualche settimana fa, l’Erap ha finalmente presentato la Scia per ottenere l’agibilità della struttura e si sta completando la delibera di giunta per l’assegnazione degli spazi. Orientativamente per la prossima settimana. Questa è la notizia positiva». Attenzione però. Perché «ci vorrà un po’ più di tempo rispetto a quanto avveniva in passato, quando gli spazi erano assegnati con leggerezza, tanto che l’Ufficio Patrimonio fatica a ricostruire le situazioni decisive e a rintracciare i documenti. Vi sono molti buchi».
Soddisfatto della risposta Foresi che però invita i suoi successori a prestare attenzione: «Finalmente, dopo sei mesi dall’inaugurazione, potranno finalmente entrare le associazioni. Tengo moltissimo a questa palestra perché la zona è completamente scoperta, in un quartiere di circa 20mila persone». Poi il monito: «Erap deve essere chiamata ai propri impegni perché purtroppo prima dicono una cosa e poi non la portano avanti. Io non ci credo che inizieranno il 30, ma spero sia proprio la data giusta. Chiedo al sindaco di vigilare».
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