Doc Cinque Terre festeggia gli anni ma lancia allarme dissesto – Notizie

Doc Cinque Terre festeggia gli anni ma lancia allarme dissesto – Notizie


 “Mettiamo il territorio al centro del nostro futuro. Senza il recupero e la difesa del nostro paesaggio agricolo tra dieci anni non esisteranno più le Cinque Terre”. Lo ha detto la sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia nel corso del convegno che si è tenuto oggi al Castello di Riomaggiore dedicato ai 50 anni della Doc Cinque Terre.
    L’evento, organizzato da Comune e associazione Tuttifrutti, ha messo al centro l’agricoltura e le aziende agricole del territorio. Gli agricoltori delle Cinque Terre hanno sottoscritto un documento con una serie di richieste urgenti: dalla realizzazione di infrastrutture per la gestione dell’acqua e l’accesso ai terreni, il riconoscimento di incentivi a sportello per la ricostruzione dei muri a secco, una alleanza tra territori Parco per ottenere maggiori diritti di reimpianto dei vigneti, attività di ricerca per selezionare piante resistenti a malattie e utilizzare tecnologie.
    “Siamo in una situazione emergenziale, se non vengono date risposte celeri la nostra agricoltura potrebbe non sopravvivere” ha messo in guardia Luca Pagliari, della commissione Agricoltura del Comune di Riomaggiore. Fondamentale il recupero dei muri a secco, identitari di un paesaggio storico, in grado di frenare il dissesto idrogeologico: rappresentano oltre 7 mila chilometri di manufatti, mentre la superficie vitata oggi produttiva supera di poco i 50 ettari per 194 produttori di vino e sciacchetrà.
    Il paesaggio delle Cinque Terre, ha annunciato la presidente del Parco Nazionale Donatella Bianchi, sta per entrare a far parte nel registro dei paesaggi rurali storici. È atteso il decreto del ministero dell’agricoltura. “Entrare a far parte di questa lista significa il riconoscimento del valore del patrimonio immateriale, spiana la strada ad accesso a finanziamenti e risorse. Viene riconosciuto il fatto che il lavoro fatto dai nostri agricoltori alle Cinque Terre è un bene collettivo”. Al convegno sono intervenuti tra gli altri anche il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo e la deputata Maria Grazia Frijia che hanno assicurato l’impegno e l’attenzione del Governo sulle tematiche poste dalle aziende agricole che lavorano nel territorio del Parco.
   

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