Domenico De Palma, da paziente a volontario (e studente di Medicina): anche in Puglia AIRC scende in piazza

BARI – Sabato 9 novembre tornano in piazza i Cioccolatini della Ricerca. Una delle tante iniziative dei Giorni della Ricerca approderà in 140 punti sparsi per tutta la Puglia e porterà oltre 800 volontari a distribuire i Cioccolatini per informare i cittadini sui progressi della ricerca oncologica e raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro di circa 6mila medici e scienziati, impegnati a trasformare i risultati di laboratorio in strumenti di prevenzione, diagnosi e cura sempre più efficaci contro il cancro. Obiettivo della raccolta: 330mila euro.

Tra i volontari c’è anche il giovane Domenico De Palma, che ha vissuto sulla propria pelle la malattia (e anche come la ricerca possa salvare la vita). Domenico studia per diventare medico: «In realtà sono un po’ in ritardo sugli esami, la pandemia e la diagnosi di tumore hanno rallentato il mio percorso», racconta, che nel 2017 ha scoperto di essere affetto dal Linfoma non Hodgkin. «Ho sentito un linfonodo ingrossato – continua – ma non mi sono preoccupato, in quel periodo non dormivo bene, ero stanco e ho pensato fosse tutto collegato. Poi però ho iniziato ad avere febbre alta e sono andato al pronto soccorso. Lì ho incontrato una dottoressa che aveva fatto un percorso di specializzazione in un reparto che si occupava proprio di linfomi e ha letto subito, in questi primi sintomi, delle avvisaglie chiare. Mi ha indirizzato all’Ospedale a San Giovanni Rotondo nel reparto di ematologia. Qui mi hanno fatto diverse analisi e due biopsie, la diagnosi è stata da subito chiara: Linfoma non Hodgkin».

Domenico ha iniziato il percorso standard previsto dal protocollo, il farmaco della chemioterapia gli ha però causato un’allergia e ha dovuto cambiare strategia terapeutica, fino al trapianto autologo di midollo. «Durante il mio periodo di malattia io non mi sono mai visto senza capelli, avevo costantemente le bandane in testa. Era un modo per me di esorcizzare la paura ed ora le utilizzo ancora in piazza (o quando studio ed i capelli sono troppo lunghi)».