Con la prima registrazione di volontà positiva alla donazione degli organi e tessuti all’ufficio anagrafe di Sessame (AT), il Piemonte è diventato la prima grande regione in Italia nella quale tutti i Comuni hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà alla donazione di organi raccolta in occasione del rinnovo della carta d’identità.
Si è tagliato così il traguardo di un cammino iniziato 10 anni fa a Settimo Torinese con l’attuazione della legge 98/2013 “Una scelta in Comune”.
Il risultato, reso possibile anche grazie alla collaborazione di Anci Piemonte, Federsanità Anci Piemonte, Prefetture, Amministrazioni comunali, Centro Nazionale Trapianti, Coordinamento regionale prelievi di organi e tessuti, è stato definito dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi «una notizia positiva, che ci stimola a proseguire con convinzione per diffondere ulteriormente la cultura della donazione degli organi. I trapianti sono una riconosciuta eccellenza della sanità piemontese, che ogni anno consente di salvare molte vite umane, e la donazione degli organi è un presupposto fondamentale».
Ad oggi le dichiarazioni registrate durante in rinnovo della carta d’identità sono 1.562.399, di cui il 67% favorevole alle donazioni.
La consultazione del SIT avviene dopo la morte del soggetto certificata da un equipe di medici. La registrazione di volontà presso il Comune si affianca alle altre possibili dichiarazioni (atto olografo su carta libera che riporti i propri dati e la scelta, compilazione di una delle tessere messe a disposizione dal Ministero della Salute o dalla Regione con data e firma, registrazione agli sportelli abilitati delle Asl, iscrizione all’Aido.
La decisione di essere o meno donatori di organi e tessuti dopo la morte dovrebbe essere assunta in anticipo, sollevando così i familiari dal dover scegliere in un momento di grande sofferenza.
www.regione.piemonte.it è stato pubblicato il 2025-01-14 14:12:53 da Redazione
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