“Ad un certo punto, la stanchezza si faceva sentire: le braccia erano doloranti, ma non potevamo rilassare la presa, specialmente perché ci aveva supplicato di non lasciarla. Fortunatamente, tutto è andato bene, e ora lei è al sicuro”.
Il brigadiere Pasquale Rutigliani, in servizio al nucleo Radiomobile dei carabinieri di Bari, racconta di un intervento complicato avvenuto ieri nel tardo pomeriggio. Una giovane di 20 anni aveva deciso di mettere fine alla propria vita lanciandosi dal ponte della tangenziale che attraversa via Giulio Petroni, a Bari.
“Non ha fornito spiegazioni sulla sua decisione, ma era visibilmente agitata”, racconta il militare. L’intervento, durato circa mezz’ora, è iniziato immediatamente dopo una chiamata alla centrale operativa. “Verso le 19:30 – 19:40 ci è stata segnalata una ragazza che camminava lungo la tangenziale. Una volta arrivati, l’abbiamo trovata sul cornicione del ponte, minacciando di gettarsi nel vuoto”, continua il brigadiere.
“Non voleva che ci avvicinassimo, quindi abbiamo iniziato a dialogare con lei, cercando di mantenere la calma e di tranquillizzarla“, aggiunge, spiegando che l’obiettivo era “avvicinarci per poterla afferrare”.
“Ho capito che non c’era più tempo da perdere quando, aggrappandosi alla grata in ferro, ha abbandonato il corpo, rimanendo sospesa nel vuoto”, prosegue il carabiniere. “Abbiamo capito che non potevamo aspettare ulteriormente e siamo intervenuti: io ero sul cornicione e con i colleghi siamo riusciti a bloccarla, mantenendola sospesa dalle braccia per almeno 10 minuti, in attesa che arrivassero i vigili del fuoco.
Questi, con i loro mezzi e le scale, si sono posizionati al di sotto e siamo riusciti a metterla in sicurezza”. La giovane è stata successivamente trasportata al Policlinico di Bari. “Non ha spiegato le ragioni del suo gesto”, conclude il brigadiere, “era molto scossa. Spero che ora stia bene”.
Lo riporta l’Ansa Puglia.
www.statoquotidiano.it è stato pubblicato il 2023-12-26 20:38:01 da Redazione
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