Donne palpeggiate al parco, nessun disturbo di personalità: condann…

MAIOLATI SPONTINI – Tre donne erano finite nel mirino, due proprio nel giorno dell’8 marzo, appena sette mesi fa, la festa che celebra la giornata dedicata al gentil sesso. Lui, un 26enne di origine tunisina, era stato arrestato per violenza sessuale, a Moie. Aveva molestato i morti vicino ad un parco pubblico. Una avrebbe cercato di baciarla, un’altra l’avrebbe stretta in un abbraccio da dietro. Proprio mentre importunava la seconda vittima, una 43enne, erano arrivati i carabinieri che lo avevano arrestato e portato via. A lui era stato attribuito anche un approccio spinto avvenuto il giorno prima, sempre nella stessa zona dove si sarebbe anche denudato. Il giovane era finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il suo avvocato, Massimiliano Bossio, aveva prodotto una serie di certificati medici, che riguardavano accertamenti fatti in Tunisia, per i quali il 26enne sarebbe affetto da disturbi del comportamento, una sindrome delirante.

Per questo aveva chiesto una perizia psichiatrica per il suo assistito ma lo psichiatra Luigi Berloni, nominato dal giudice, non ha ravvisato vizi di mente per il tunisino. L’imputato quindi ha potuto sostenere il processo, in abbreviato, e ieri è stato condannato a due anni per violenza sessuale ma riconosciuta nella forma più lieve. Per un episodio il giudice Alberto Pallucchini ha ravvisato solo il reato tentato. Disposta anche la sospensione della pena ma condizionata a seguire sei mesi di percorso psicologico in una struttura che si occupa di recuperare uomini maltrattanti.