doppietta di Luciani, Foggia sempre più vicino ai playout

doppietta di Luciani, Foggia sempre più vicino ai playout


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doppietta di Luciani, Foggia sempre più vicino ai playout

Sarebbe bastato vincere per conquistare l’aritmetica salvezza. Invece il Foggia perde anche la gara decisiva contro il Messina, inguaiando ulteriormente la propria situazione, complice anche il contestuale successo della Casertana, ora a -1 dai satanelli. La sesta sconfitta consecutiva è quella che pesa di più, perché ora più che mai il rischio di dover giocare i playout è assai concreto. Bisognerà vincere a Picerno, che a un turno dalla fine ha ancora la possibilità di incassare posizioni in ottica playoff, e magari sperare che Trapani e Juventus Next Gen facciano risultato con Casertana e Messina. Che mestizia.  

PRIMO TEMPO – Tre gol, una interruzione di gioco, una rissa, sei minuti di recupero, altrettanti ammoniti, la contestazione della ‘Nord’ che rivolge ai calciatori il classico invito a palesare gli attributi. C’è tutto questo in un primo tempo che definire “concitato” sarebbe riduttivo. All’intervallo possono sorridere gli ospiti e non solo per il vantaggio, giunto grazie a una doppietta di Luciani. Due gol fotocopia, con l’ex Garofalo che – affrancato da ogni tipo di marcatura – piazza dalla destra due traversoni al bacio per il centravanti altrettanto libero di incornare e bucare Perina. Il portiere ex Monopoli è la novità di giornata e vanno ascritti esclusivamente a lui i meriti di un punteggio parziale ancora in bilico. Almeno tre gli interventi salvifici dell’estremo difensore, mentre il Foggia mostra, ancora una volta, il suo aspetto più brutto. Squadra svuotata psicologicamente, senza idea alcuna e con pochissimo carattere. Le questioni societarie non sono una esimente, visto che gli avversari se la passano molto peggio. I rossoneri sono totalmente in balia degli ospiti, che fanno un po’ quello che vogliono, tanto da sembrare una squadra di categoria superiore. Neppure l’interruzione di circa 5 minuti (copioso lancio di rotoli di carta dalla Nord che invade l’area di rigore difesa da Krapikas) riesce a spezzare il ritmo, tanto che alla ripresa delle ostilità Garofalo confeziona il primo dei due assist vincenti per Luciani. Il Foggia è un paziente in rianimazione che respira a fatica e ha i battiti rallentati. A pulsare è solo Orlando, che sfiora il gol raccogliendo una palla sporca sulla trequarti con un diagonale di poco a lato. E poi va a segnare di destro al 41’, dopo una piccola furbata di Emmausso (che va a pressare su Gelli dopo avergli restituito una rimessa laterale) e una contestuale ingenuità della difesa peloritana. Ne scaturisce un parapiglia nel quale due messinesi abbattono lo stesso Emmausso, e che il direttore di gara archivia con un salomonico provvedimento disciplinare, ammonendo Silvestro e Buchel. Nel lungo recupero arriva anche il gol di Luciani, ancora su traversone di Garofalo, ancora con una perfetta spizzata di testa senza opposizione alcuna. 

SECONDO TEMPO – Zunno e Danzi sono le prime mosse di Zauri, che lascia negli spogliatoi Pazienza ed Emmausso. Le mosse non sortiscono alcun effetto. Il Foggia tiene il possesso, ma è un fraseggio lento e sterile, che non produce nulla di consistente al di là della linea di metà campo. Ringrazia il Messina, che si mantiene compatto con il suo 4-4-2 asimmetrico, nel quale Tordini si alterna tra il ruolo di esterno in fase passiva e di sottopunta alle spalle di Luciani. Il Foggia è nullo e neppure la notizia del gol della Casertana accende un minimo la furia agonistica dei rossoneri. Il gioco frammentato dalla infinità di interruzioni è un ulteriore aiuto per la formazione ospite. Zauri si affida a Sarr, Kiyine e Touho per sovvertire l’ordalia. Difficile chiedere miracoli a chi neppure in momenti meno complicati è riuscito a determinare anche solo parzialmente. L’ultima chance significativa capita sul destro di Touho, lanciato in campo aperto da Kiyine, che chiude l’azione con un cross-mozzarella bloccato da Krapikas. La sintesi perfetta dell’ennesimo pomeriggio da dimenticare. 

FOGGIA (4-3-3) Perina; Silvestro, Salines, Camigliano, Felicioli; Gala (77’ Kiyine), Pazienza (46’ Danzi), Da Riva; Orlando (84’ Touho), Santaniello (59’ Sarr), Emmausso (46’ Zunno). A disposizione: De Simone, De Lucia, Marzupio, Dutu, Parodi, Brugognone, Kiyine. Allenatore: Zauri

MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia (80’ Haveri), Gelli (88′ Marino), Dumbravanu, Gyamfi; Garofalo (88′ Chiarella), Petrucci, Buchel, Crimi; Tordini (75’ Pedicillo), Luciani (80’ Costantino). A disposizione: Curtosi, Ingrosso, Mameli, Vicario, Morichelli. Allenatore: Gatto

Arbitro: Mirabella di Napoli

Assistenti: Cecchi di Roma 1 – Pilleri di Cagliari 

Quarto ufficiale: Tierno di Sala Consilina 

Marcatori: 26’ Luciani (M), 41’ Orlando (F), 51’pt Luciani (M) 

Ammoniti: Luciani (M), Pazienza (F), Buchel (M), Silvestro (F), Crimi (M), Emmausso (F) 

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www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-19 20:34:00 da


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