Dossieraggio, il sistema Beyond. Un indagato: "Lo vendiamo all…

Dossieraggio, il sistema Beyond. Un indagato: "Lo vendiamo all…




Dossieraggio, il sistema Beyond. Un indagato: "Lo vendiamo all…

Andrea De Donno, indagato nell’inchiesta milanese e presunto «collaboratore esterno» del gruppo che avrebbe fabbricato dossier, avrebbe voluto «proporre” la piattaforma «Beyond», uno dei sistemi creati dalla presunta associazione per delinquere, «al partito della Lega».

Lo si legge negli atti della Dda di Milano e in particolare in alcune intercettazioni, da cui si evince, però, che il progetto sarebbe fallito. Beyond, come si legge nelle carte, è un sistema che funge «da aggregatore di dati e informazioni che il gruppo di Equalize», società al centro dell’inchiesta, «attinge direttamente da banche dati istituzionali, e in particolare da quelle in uso all’Amministrazione Finanziaria e al Ministero dell’Interno, mediante violazione dei relativi sistemi informatici».

In un’intercettazione De Donno, che «opera prevalentemente in Svizzera», dice a Carmine Gallo, l’ex poliziotto arrestato: “Ascolta una cosa… io come cliente ho la Lega… l’hai già proposto?». Gallo, però, spiega, scrive la Procura, «che non è possibile proporla (ossia la piattaforma, ndr) a quel partito in quanto Pazzali», titolare della Equalize, presidente della Fondazione Fiera Milano e indagato, «è legato a Fontana», il presidente della Lombardia, «e se la cosa diventa pubblica potrebbe generare una serie di problemi reputazionali legati ad un possibile conflitto d’interessi». De Donno allora, riassume sempre il pm Francesco De Tommasi, “ipotizza una possibile soluzione, ossia quella di fare da tramite con la propria società per evitare la riconducibilità dell’operazione a Equalize». E Gallo: «Non lo puoi fare!». De Donno: «Peccato perché io alla Lega è un bel pò di tempo che gli ho proposto sta roba!».


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gazzettadelsud.it è stato pubblicato il 2024-10-27 13:11:28 da [email protected] (Redazione)


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