LOCRI «Quest’anno sul manifesto che ricorda il diciannovesimo anniversario ho riportato le parole di Kennedy: “Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che ne siano le conseguenze. Questa è la base di tutta la moralità umana”. Massimiliano è rimasto qua con fucili puntati addosso, dopo anni di intimidazioni, per veder crescere suo figlio e perché sentiva di poter lavorare in una città che, pur non essendo lui nato a Locri, sentiva propria». Sono trascorsi diciannove anni dall’assassinio di Massimiliano Carbone, 30enne deceduto il 24 settembre 2004, a seguito delle gravi ferite riportate nel corso di un agguato subìto qualche giorno prima sotto dimora, nel cuore di Locri. È mamma Liliana Esposito Carbone a raccontarci la tragedia che ha colpito la sua famiglia, gli anni di lotta per la verità e di…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2023-09-21 08:28:06 da Redazione Corriere
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