Si è chiusa con un falò in memoria delle donne vittime di femminicidio la manifestazione organizzata a Torino da Non una di meno.
Un doppio corteo da Aurora e da San Salvario. Non senza qualche polemica per l’invito agli uomini a non marciare con loro ma a unirsi solo in chiusura in piazza Castello. Alla fine erano alcune migliaia.
Tantissime le giovanissime in prima fila per questo 25 novembre dedicato in tutto il mondo all’eliminazione della violenza contro le donne. Il colore rosso come filo conduttore. Per una giornata iniziata in città con una distesa di scarpette – rosse appunto – davanti al Municipio. E poi proseguita all’interno con una cerimonia nella sala consiliare.
Ancora tanti, troppi i casi di violenza. 15 al giorno denunciati tra Torino e provincia. Oltre 1600 in un anno i procedimenti solo per maltrattamenti in famiglia seguiti dal pool di magistrati che sotto la Mole si occupano dei cosiddetti codici rossi.
E mentre la Regione ricorda gli oltre 3 milioni stanziati quest’anno per i centri antiviolenza, di come combattere il fenomeno si è parlato così in ogni angolo del Piemonte. Con stand delle forze dell’ordine tra i banchi dei mercati e nei centri commerciali. E l’inaugurazione di una stanza rosa, luogo protetto di accoglienza delle vittime, a Domodossola.
Servizio di Francesca Nacini; montaggio di Andrea Dudda
www.rainews.it è stato pubblicato il da
0 Comments