Al termine della votazione sulla pratica relativa a Franco Ventrella e con l’ingresso del Consigliere in aula, quest’ultimo è intervenuto per ‘fatto personale’ nei confronti del collega Gaetano Scullino: “Ho volutamente fatto da spettatore, per non influenzare con i miei interventi i colleghi consiglieri. E’ evidente, però, che se avessi mai avuto il dubbio che la pratica in corso avesse creato problemi con la carica assunta con l’elezione di maggio. Sarei intervenuto subito per evitare tutte le problematiche ma tengo a confermare che, la mia rinuncia è ritenuta sufficiente a togliermi dalla situazione di conflitto. Sul piano politico ed umano credo che si evince come siamo di fronte alla voglia di rivalsa di un ex sindaco dopo la sconfitta cocente. Noi di Forza Italia siamo uomini liberi e lei (rivolgendosi a Scullino) pur ex forzista ha rinunciato a tutte le prerogative sempre sostenute, in particolare il garantismo. Addirittura lei ha parlato di un debito nei confronti del comune, cosa non vera. La invito a moderare i termini nei miei confronti e, eventualmente, chiederò ai miei legali un eventuale accesso agli atti, per quanto affermato nelle ultime riunioni di consiglio. Addirittura lei ha parlato di opere per 45 milioni mentre sono state fatte per 13 milioni. E’ solo una bugia! Lei ha fatto quanto fa un Consigliere ma contro di me è andato decisamente oltre e la invito a tornare con i piedi per terra, visto che la sua missione è quella di amministrare questa città e non portare ripicche personali che non le fanno onore”.
Non è mancata la replica di Scullino: “Il Consigliere Ventrella, che ha dichiarato il falso, viene in quest’aula e torna a fare il Consigliere anziché dire di aver fatto una grave imprudenza e confermare di voler fare più attenzione, alla fine dice che ho fatto bene a denunciare l’incompatibilità ma dovrei essere garantista. Certo che lo sono ma su un fatto di logica perché su un fatto del genere come possiamo esserlo, visto che il documento è stato convalidato quando non si doveva farlo. Con quanto ho dovuto combattere qui, sia nel 2012 che prima delle ultime elezioni e adesso, penso di essere sempre stato garantista. Non siamo di fronte ad un atto di antipatia o simpatia ma, pur avendo perso le elezioni, sono qui in opposizione e pronto a darmi da fare. In 35 anni di attività ho superato difficoltà che non auguro a nessuno. Il suo tono, comunque, non mi piace e chiedo solo se c’è o non c’è un errore, non formale ma materiale”.
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