E’ mancato, la scorsa notte all’ospedale Saint Charles, di Bordighera: Sergio “Ciacio” Biancheri, 90 anni, ex dipendente comunale di Bordighera, ma ricordato soprattutto come poliedrico artista tra i più noti del panorama locale, le cui opere però sono conosciute a livello internazionale. “E’ stato presidente emerito della società dei pescatori di Bordighera, oltre che pittore, scultore e incisore – racconta il figlio Enrico – ed è stato pure presidente dell’Accademia dei Fiori”.
Ciacio era un personaggio legato al mare
tanto che le sue opere più celebri sono tutte dedicate ai paesaggi marinari della cittadina delle Palme. “Ha sempre avuto un legale viscerale con la città ed aveva ricevuto il Parmurelu d’Oro, che è il massimo riconoscimento, che viene assegnato a un cittadino bordigotto”.
Com’era come uomo, ma anche come padre e come artista? “Era una persona solare ed è stato un amico per tutta la vita, con una grande umanità. Era molto sensibile verso gli altri ed empatico col prossimo. La sua umiltà era un tratto distintivo”.
Aveva iniziato a dipingere all’età di 16 anni
ed era stato allievo di Giuseppe Balbo dell’Accademia dei Fiori. Aveva organizzato mostre in Italia e all’estero e il suo stile pittorico spaziava dal figurativo all’impressionismo. I suoi funerali saranno celebrati, lunedì 14 ottobre, alle 15, nell’oratorio della città alta.
Fabrizio Tenerelli
In copertina una foto di Ciacio Biancheri alla consegna del Parmurelu d’Oro nel 2016
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