“L’operazione di polizia non può essere l’unico strumento di intervento, ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio, servono risposte sul piano sociale, educativo, culturale, delle infrastrutture sportive. Caivano è un primo passo”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’ sottolineando che “la violenza giovanile va contrastata, oltre che con prevenzione e repressione, sul piano della formazione di un compiuto senso civico”.
“Ci sono giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui – sottolinea Piantedosi – E il governo è al lavoro per varare al più presto un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città. Il contrasto al fenomeno crescente e inquietante dell’uso di armi da parte di giovanissimi è sicuramente uno dei temi. C’è in corso un confronto costruttivo all’interno del governo per introdurre norme sempre più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando l’assoluta esigenza del recupero del minore con l’altrettanto importante necessità di garantire la sicurezza pubblica”. E’ necessario “introdurre norme più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l’assoluta esigenza del recupero del minore. – evidenzia ancora Piantedosi – È stato predisposto un aumento del 20% dei carabinieri in servizio presso la compagnia di Caivano, e rinforzi sono previsti anche per il commissariato di Afragola e per la Tenenza della Guardia di Finanza a Frattamaggiore
Il ministro dell’Interno evidenzia poi la necessità di contrastare “le occupazioni abusive, e per questo ho inviato a tutti i prefetti una direttiva chiara su tutte le nuove occupazioni per intervenire immediatamente con lo sgombero”. Piantedosi evidenzia ancora che “è inaccettabile l’esistenza di quartieri ghetto privi di servizi e di sicurezza. La più efficace attività di prevenzione passa per il superamento delle condizioni di degrado e di marginalità dove tanti giovani non trovano un futuro. Si tratta di contesti in cui l’evasione scolastica assume dimensioni gravissime, dove proliferano modelli comportamentali che si fondano sulla prevaricazione e sulla violenza – conclude il ministro – Sulle aree degradate stiamo dimostrando con i fatti che c’è una forte determinazione a riprendere le periferie del Paese con un’azione sul piano sociale e della sicurezza”.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2023-09-06 08:23:30 da
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