“Ecco chi è il ladro di tabacco”. In tre rompono il naso ad un dete…

ANCONA – Qualcuno in carcere aveva lamentato furti di tabacco e generi alimentari. Sparivano spesso dalle celle e quando questo avveniva c’era sempre un detenuto che si aggirava nelle vicinanze. All’ennesima sparizione di una busta di tabacco giallo, con la scritta Camel, è partita la spedizione punitiva. In tre sono entrati nella cella del sospettato, un 35enne calabrese, e lo avrebbero pestato a sangue rompendogli il naso. La vittima era finita in ospedale con 30 giorni di prognosi. Il fatto è avvenuto nel carcere di Barcaglione, il 14 febbraio del 2019. I tre detenuti ritenuti responsabili sono finiti a processo davanti al giudice Pietro Renna che questa mattina li ha condannati per lesioni aggravate in concorso. Imputati un chiaravallese di 41 anni, un peruviano di 34 anni residente a Potenza Picena e un 46enne della Repubblica Dominicana. I primi due hanno preso un anno, un mese e 15 giomi di reclusione, il terzo un anno di reclusione. Erano difesi dagli avvocati Chiara Castellani, Paolo Zaccaria e Stefano Gregorio.

Nella cella del calabrese i tre imputati avrebbero trovato la busta Camel, ormai vuota. “Ecco il ladro del tabacco, lo abbiamo trovato” avrebbero detto. Poi sarebbe stato picchiato con calci e pugni. Uno gli aveva sbarrato l’uscita della cella mettendoci di traverso il tavolino. Regolati i conti i tre erano usciti dalla sua cella come se nulla fosse. Il ferito aveva poi chiesto aiuto alla polizia penitenziaria, con il viso pieno di sangue, anche se i tre lo avevano intimorito di non chiamare le guardie. Portato in ospedale li aveva pure denunciati. Dalle telecamere di sicurezza era stato possibile solo il momento di entrata e di uscita dei tre dalla sua cella ma non il pestaggio essendo le stanze prive di telecamere. Gli imputati hanno sempre negato le accuse sostenendo che il calabrese si era fatto male inciampando.