ecco come gioca la Sella Cento

La vittoria di Cremona, che ha aperto il 2025 della Rivierabanca Rimini, ha chiuso allo stesso tempo il girone d’andata regalando ai biancorossi il titolo di “Campioni d’Inverno” che, a campionato finito, poco interesserà a tutti, ma che porta consapevolezza in una squadra ancora prima in classifica. La difesa della prima piazza passa, necessariamente, dalla sfida di domenica 12 gennaio (alle 18) alla Baltur Arena: Bedetti e compagni affronteranno la Sella Cento che tanto filo da torcere aveva dato alla Rivierabanca nella sfida al Flaminio.

I biancorossi emiliani sono in una situazione difficile sia dal punto di vista della classifica (al penultimo posto con 10 punti) sia da quello del roster, con Alessandro Sperduto e Carlos Delfino ancora alle prese con i rispettivi infortuni. Malgrado le difficoltà, coach Emanuele Di Paolantonio è riuscito a compattare il gruppo: vero che dalla partita di andata % sono arrivate solo tre, pur pesanti, vittorie, ma la sconfitta di misura (84-81) all’overtime sul campo di Milano nell’ultimo turno racconta di una Sella pronta a battersi fino all’ultimo possesso.

Gli avversari di giornata

Tra infortuni e mercato, il roster a disposizione dell’allenatore abruzzese è leggermente diverso da quello visto ormai un paio di mesi fa. Nel ruolo di playmaker c’è Nicola Berdini, ex canturino che – al primo anno da titolare vero – si sta prendendo sempre più in mano la regia della Sella; per lui, sono quasi 9 punti (43% da due, 29% da tre) e 4 assist di media, insieme ad oltre 5 rimbalzi, che dimostrano quanto il classe 2003 sia già un giocatore polivalente; Vittorio Nobile, guardia dalla buona fisicità (193 cm per 91 kg), produce al suo fianco oltre 4 punti e 2 rimbalzi, ma oltre ai numeri il suo valore aggiunto è la costante intensità difensiva.

Uscito dalle rotazioni Terry Henderson, Cento si è mossa sul mercato ingaggiando l’USA Gabe Devoe in uscita da Orzinuovi; il numero 0 biancorosso si è fin da subito dimostrato un giocatore fondamentale per gli equilibri di coach Di Paolantonio, potendo contare su una combinazione di stazza (195 cm per 91 kg) e tecnica individuale non indifferente che lo rende capace di crearsi il tiro da solo, attaccando il canestro con forza e risolvendo situazioni potenzialmente complicate per la sua squadra: da quando è in riva al Reno, Devoe fattura oltre 14 punti di media con altrettanti tiri; vero che la percentuale da tre non è eccellente (15%), ma attenzione a battezzarlo perché nelle precedenti esperienze italiane era stato capace di segnare dall’arco con più continuità.

Oltre a Devoe – che contribuisce anche con più di 7 rimbalzi e 3 assist a gara – il contingente americano è composto da Stacy Davis IV. L’ala di San Diego è il perno dell’attacco biancorosso, con oltre 15 tiri tentati a partita, e difatti segna oltre 17 punti ad uscita con buone percentuali (anche quasi 7 rimbalzi e 1,5 assist): capace di attaccare il canestro mettendo palla a terra e di segnare da tre punti (34%) sia sugli scarichi che dal palleggio, Davis ha mani da esterno e può giocare il pick and roll anche da portatore di palla, rendendo difficile la marcatura; nell’attacco centese, è lui che si prende le responsabilità maggiori quando la palla scotta.

Al centro del pitturato c’è tutta l’esperienza di Lorenzo Benvenuti, capitano “ad interim” dall’infortunio di Delfino; il toscano si è ripreso alla grande dall’infortunio della scorsa stagione e adesso veleggia intorno ai 10 punti e 6 rimbalzi di media, con un impatto difensivo importante e la capacità di fare canestro tanto in post quanto dalla media.

I già citati infortuni di Sperduto e Delfino hanno tolto pedine importanti sia al quintetto che alla panchina della Sella, costringendo coach Di Paolantonio a delle rotazioni particolarmente ristrette, con otto giocatori – a volte, solo sette – ad alternarsi nei quaranta minuti. Questo significa maggiori responsabilità per tutti gli elementi del roster, a partire dal giovanissimo Nicolas Tanfoglio (classe 2005, playmaker) che alla prima vera stagione da senior sta mostrando segni di grande qualità, con 3,6 punti di media ed ottime percentuali (60% dentro l’arco, 36% fuori).

Tanti minuti anche per l’ala Nicolas Alessandrini, giocatore atipico che, pur dotato di un buon fisico (203 cm), prende la metà esatta dei suoi quasi cinque tiri a partita dai 6,75; l’ex Orzinuovi è ben capace di segnare in entrambe le situazioni (rispettivamente 51% e 31%). Completa il roster Georges Tamani, centro di soli 198 cm ma dal grandissimo atletismo: firmato come giocatore di contorno, sta trovando più spazio ma i suoi minuti medi restano contenuti (meno di 8) e così anche la produzione statistica. Per lui, saranno minuti di energia nei momenti in cui i lunghi centesi dovranno riposare.

Come gioca la Sella Cento

Tatticamente, la squadra di coach Di Paolantonio può sfruttare diverse soluzioni in attacco, facendo dell’energia una delle proprie caratteristiche principali, soprattutto in casa: i biancorossi, quindi, dovranno essere attenti alle situazioni di contropiede sia primario che secondario giocato non solo dagli esterni ma anche da un giocatore come Davis, capace di segnare sia dai movimenti senza palla che dal palleggio. L’aggiunta di Devoe, poi, regala imprevedibilità all’attacco centese; ci si aspettano, comunque, diversi pick and roll, sia centrali che laterali, che portano poi a soluzioni diverse, specialmente quando Alessandrini e Davis, due giocatori in grado di aprire il campo, condividono il parquet.

In difesa, soprattutto nelle ultime partite, la Sella ha mostrato una maggiore aggressività sulla palla, cercando di rompere i giochi della squadra avversaria, grazie ad un gruppo di giocatori che entrano in campo con energia e determinazione. Non bisogna poi dimenticare che quello di domenica è un derby piuttosto sentito: la Rivierabanca, prima di tutto, dovrà pareggiare l’energia messa in campo dai padroni di casa per poter poi puntare sugli aspetti tecnico-tattici come chiavi della partita.