“Edo”, piccolo-grande eroe e il suo sogno che si è realizzato



Vercellese, quasi 7 anni, è malato e voleva cantare l’inno di Mameli con i carabinieri

VERCELLI – Esaudire il sogno di un bambino è una delle cose più belle che si possano fare. Significa conquistarsi la sua fiducia, il suo amore. Significa, anche, dare un esempio. Se quel bambino sta combattendo come un leone contro una grave malattia, allora tutto diventa quasi estasiante. Un misto tra la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale e la dura realtà da affrontare Un misto tra la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale e la realtà difficile da accettare.


I DUE SOGNI DI “EDO”

Ieri (domenica 27 ottobre) un bimbo di quasi 7 anni, “Edo”, ha coronato uno dei suoi due sogni. E’ un piccolo, grande eroe, “Edo”. Combatte a testa alta contro una malattia per la quale è attualmente in cura all’ospedale Regina Margherita di Torino. E’ vercellese, ha un fratellino gemello e una sorellina. Due genitori straordinari. Coraggiosi, speranzosi. Pieni di dignità.


TUTTI SULL’ATTENTI PER IL PICCOLO-GRANDE EROE

Ha due sogni, dicevamo, “Edo”: cantare l’inno di Mameli con i carabinieri e nuotare con i delfini. Il primo si è realizzato ieri. Grazie all’Associazione Pediatrica Oncologica e alle forze dell’ordine. Perché, davanti a casa di “Edo”, non c’erano solo i carabinieri ma pure la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale. Il suono delle sirene ha accompagnato l’uscita di casa del piccolo, che, accompagnato dall’inseparabile fratellino, si è trovato di fronte le auto dei suoi eroi.


L’INNO DI MAMELI

Poi è arrivato il momento tanto atteso, che ha squarciato il tranquillo pomeriggio del quartiere vercellese in cui vive la famiglia di “Edo”, l’inno di Mameli. Cantato da una giovane volontaria, con tutti gli agenti sull’attenti e con lui, il piccolo-grande eroe, quasi incredulo di fronte a quanto stava accadendo. Ha quasi urlato, “Edo”, l’inno degli Italiani. Lo ama follemente («Abbiamo fatto un viaggio con lui da Rimini a Vercelli» – ci racconta un volontario dell’Associazione – «Ha cantato, obbligando tutti noi a farlo, l’inno di Mameli per tutto il tragitto» ), “Edo”, l’inno. E lo si percepiva, vedendolo cantare.

Applausi di rito e quindi il rombo di due mega fuoristrada del Porsche Group Nord Ovest Castello di Piovera, giunto a Vercelli, appositamente, con un folto gruppo di soci. Per loro aiutare i bambini malati e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca scientifica è ormai routine. Una bellissima routine.


VIA, A SIRENE SPIEGATE…

I regali per “Edo” (che ha anche ricevuto in dono un pacco regalo, con prodotti ufficiali dell’Arma dei carabinieri) non si sono conclusi così. Per lui si sono infatti spalancate le portiere dell’Alfa Romeo Stelvio dei carabinieri. E via, lungo le strade di Vercelli. A sirene spiegate. Insieme ai suoi eroi. Il resto della famiglia è stato, invece,…


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www.vercellinotizie.it è stato pubblicato il 2024-10-28 20:46:45 da Andrea Borasio


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