Elezioni regionali, la Lega svela il suo poker riminese. In corsa p…

La Lega di Matteo Salvini ha definito il poker che dal riminese correrà in vista delle elezioni regionali al fianco di Elena Ugolini, candidata presidente in Emilia Romagna per il centrodestra. Durante gli scorsi giorni erano già stati annunciati i primi due nominativi (Angelita Conte e Piero Canarini) e ora il quadro si va a comporre definitivamente: saranno in corsa per un posto a Bologna: Sabrina Rodà e Gilberto Giani.

Chi sono i candidati

Rodà risiede a Falciano e svolge l’attività di ragioniera commercialista; Giani, riminese doc, è libero professionista e ricopre la carica di segretario della sezione Lega di Rimini. Ad annunciare i nomi è stato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna. Morrone è convinto di aver confezionato “una squadra forte e compatta con candidati di alto livello e molto motivati”.

Il segretario regionale del partito di Matteo Salvini poi aggiunge: “Le liste della Lega sono molto forti e competitive. Ho colto un rinnovato entusiasmo negli incontri fatti per individuare i candidati che ho esortato a non competere tra loro ma a fare squadra, soprattutto stando in mezzo alla gente, ascoltando e proponendo i nostri progetti, tutti realizzabili e non da iscrivere nel solito ‘libro dei sogni’. Le prossime elezioni regionali potrebbero rappresentare quella svolta ‘storica’ che stiamo attendendo da tanto tempo”.

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“Aspettiamo la svolta storica”

“Dopo 54 anni di governo ininterrotto delle sinistre c’è la possibilità di realizzare in Regione una concreta democrazia dell’alternanza, in assenza della quale qualunque sistema democratico e il livello delle prestazioni amministrative non possono che deteriorarsi, peggiorando il loro funzionamento. Pur con storie diverse e visioni differenti su certi temi, la coalizione di centrodestra anche in Emilia-Romagna gode di ottima salute e le forze politiche che la compongono sono coese e compatte su principi, ideali e politiche alternative ai confusi proclami del Pd, impegnato esclusivamente a tenere insieme un ‘campo largo’ che i veti incrociati e i ricatti trasversali rischiano di trasformare in una palude. La Romagna ha invece bisogno di idee, pragmatismo e lungimiranza: noi ce la metteremo tutta”, conclude Morrone.