Emergenza idrica in provincia di Imperia, stop all’acqua di notte per aiutare l’entroterra

Emergenza idrica in provincia di Imperia, stop all’acqua di notte per aiutare l’entroterra




Ai comuni verrà chiesto di interrompere l’acqua per alcune ore durante la notte. “Un atto di solidarietà di poco peso che permetterà al sistema di lavorare meglio”, così l’ha definito Claudio Scajola, Commissario ad acta dell’ATO Idrico imperiese, riferendosi all’atto di indirizzo che sarà sottoposto ai comuni per aiutare l’entroterra colpito dall’emergenza idrica. 

La misura è stata annunciata al termine del vertice straordinario svoltosi oggi in Prefettura ad Imperia. L’incontro è stato presieduto dal prefetto Valerio Massimo Romeo e coordinato dal commissario dell’Ato idrico Claudio Scajola e ha visto la partecipazione dei 67 Comuni della provincia di Imperia più Andora che è compreso nell’ano. Presenti anche le massime autorità competenti militari e civili e il vertici di Rivieracqua.

Scajola ha fatto il punto spiegando che a oggi la situazione peggiore sta interessando Andora ma anche l’imperiese è colpito dall’emergenza. Ne sanno qualcosa soprattutto nell’entroterra, in particolare a Ceriana, Dolcedo e sulle alture danesi. 

“Abbiamo deciso di fare alcuni piccoli lavori di emergenza. – ha spiegato Claudio Scajola – A Ceriana abbiamo cercato di alleviare e garantire serbatoi dove fosse necessario. Abbiamo ottenuto finanziamento di 500mila euro che con la variazione di bilancio che passerà dal consiglio provinciale nelle prossime settimane, permetterà di migliorare l’approvvigionamento dei pozzi del Roya con lavori significativi. Abbiamo poi, definito un atto di solidarietà tra i comuni per far funzionare meglio il sistema. Invierò ai sindaci della provincia un atto di indirizzo in cui chiederemo di sospendere l’erogazione dell’acqua nella notte che non danno disturbo ma possono permettere al sistema di poter meglio lavorare per riempire le vasche che difficilmente potrebbero ottenere il risultato e quindi avere in questa fase di emergenza che le zone che soffrono di più possano alleviare la loro situazione”. 

Oltre a questi aspetti si è fatto il punto anche sul masterplan del Roya. È stata l’occasione per precisare e definire quali siano le tempistiche per portare a termini i lavori. Un impegno preso due anni fa che ha portato prima i finanziamenti e poi l’avvio dei lavori. In questa fase emergenziale, le opere già portate a termine hanno evitato che l’emergenza idrica toccasse territori che in passato avevano dovuto fare i conti con l’assenza di acqua nel periodo di massimo afflusso turistico. “Su Cervo, la situazione è quasi risolta perchè a differenza degli anni passati con i lavori già messi in funzione il borgo si trova in una situazione risolta, così come il dianese che quest’anno non ha sofferto” – ha sottolineato Claudio Scajola.





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