escursionisti riminesi dispersi gran sasso

A causa delle condizioni meteo estreme i soccorsi non riescono a raggiungere i due escursionisti riminesi dispersi sul Gran Sasso dalla serata di domenica quando gli alpinisti sono stati sorpresi da una tormenta di neve. Le ricerche del Soccorso alpino, insieme alla Guardia di Finanza, erano state interrotte nella notte di ieri per poi riprendere alle 6 di lunedì. Secondo l’ultimo bollettino emesso dai soccorritori “i tentativi di avvicinamento non sono andati a buon fine. Le condizioni sul Gran Sasso restano proibitive, anche a causa degli accumuli di neve fresca delle ultime ore e delle forti raffiche di vento. Le condizioni meteo sono in peggioramento. Si ritenterà un avvicinamento non appena sarà possibile far operare i soccorritori in condizioni di sicurezza”.

Si tratta di un 42enne e un 48enne bloccati sulla via Direttissima del Corno Grande, sul Gran Sasso, a circa 2700 metri di quota. Secondo quanto emerso sarebbero scivolati in un canalone mentre scendevano dal versante Sud/Est del Corno Grande, nel Vallone dell’Inferno. Nella caduta i riminesi hanno perso contatto visivo ma, come hanno spiegato ai soccorritori via cellulare, riescono a parlarsi e sono a circa 20 metri uno dall’altro. Avrebbero un abbigliamento e un’attrezzatura adatti alle condizioni meteo ma resta il rischio di ipotermia, con il termometro sceso a -7 gradi, soprattutto per uno dei due escursionisti. 

Uno dei due alpinisti è riuscito a contattare di nuovo il numero di emergenza ma aveva serie difficoltà di parola e secondo i soccorritori ciò rappresenta un chiaro segnale di assideramento. “La situazione è complicata. Soprattutto per il rischio di ipotermia”, commenta uno dei soccorritori.

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