Europee, il destino di Ciocca nelle mani di Vannacci: dove entra il generale?

Europee, il destino di Ciocca nelle mani di Vannacci: dove entra il generale?




La seduta di insediamento del nuovo Parlamento europeo è fissata a metà luglio. Manca poco più di un mese, insomma, per capire chi saranno i 76 rappresentanti italiani, al netto dei calcoli politici. Già, perchè in questi giorni i partiti dovranno fare i conti con le candidature multiple, quelle pensate per “trainare” consensi in tutte e cinque le circoscrizioni del nostro Paese e che però ora impongono delle scelte.

Spettatore più che interessato, in casa Lega, è l’europarlamentare uscente Angelo Ciocca, passato dal record di preferenze del 2019 – quasi 90 mila – alle circa 38 mila di quest’anno, primo dei non eletti nel collegio Nord ovest. Il suo destino è legato a doppio filo alla decisione di Roberto Vannacci, candidato in tutte e cinque le circoscrizioni ed eletto in quattro. Vannacci si è piazzato al primo posto proprio nel Nord Ovest (dove la Lega ha conquistato 3 seggi), nel collegio Nord Est (dove i seggi del Carroccio sono solo due), e nei collegi Centro e Meridione (1 seggio ciascuno), mentre nel collegio dell’Italia insulare l’unico posto disponibile per Bruxelles andrà a Raffaele Stancanelli.

Se il generale decidesse di “entrare” in uno degli altri collegi, Ciocca verrebbe quindi eletto, ma si tratta di una possibilità complicata. Perchè i seggi del Nord Est saranno probabilmente oggetto di una trattativa tra il leader Matteo Salvini e l’ala veneta del partito, mentre al centro Vannacci potrebbe farsi da parte per mandare all’Europarlamento Susanna Ceccardi, fedelissima di Salvini. Nel collegio Meridione l’escluso al momento è Aldo Patriciello, molisano, con una lunga carriera politica alle spalle tra DC e centrodestra.

Insomma, la scelta di Vannacci condizionerà il futuro di Ciocca, esponente che in passato – tra l’altro – ha già avuto delle divergenze con la leadership del Carroccio. In questo senso, in molti hanno letto la candidature dell’assessora regionale di Voghera Elena Lucchini nella circoscrizione Nord Ovest come una manovra dello stesso Salvini per togliere voti a Ciocca. Una mossa azzeccata, visto che le oltre 9 mila preferenze prese da Lucchini sarebbero state decisive per riconfermare Ciocca a Bruxelles.

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