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Nel novembre del 2021, un 46enne residente ad Atripalda aveva notato un annuncio pubblicato sul sito internet Blog. In vendita, un motocoltivatore offerto a un prezzo particolarmente conveniente da un 33enne originario di Rosarno.
L’atripaldese, interessato all’acquisto, aveva preso contatto telefonico con il venditore calabrese e, a seguito della trattativa, aveva accettato di effettuare il pagamento tramite due ricariche Postepay da 500 euro ciascuna. Una volta completata l’operazione, però, del motocoltivatore non si ebbe più alcuna notizia.
La denuncia e le indagini
Pochi giorni dopo, l’acquirente si accorse che il venditore aveva provveduto a bloccarlo sia sul proprio numero di cellulare, sia su ogni piattaforma social, rendendo impossibile ogni ulteriore contatto.
Il 46enne si rivolse dunque alla caserma dei Carabinieri di Atripalda per sporgere denuncia. Nel corso degli accertamenti, apprese che il soggetto con cui aveva avuto a che fare era già noto alle forze dell’ordine per aver truffato, con lo stesso modus operandi, almeno altre trenta persone in diverse località italiane.
Il processo e la sentenza
Il procedimento penale si è celebrato dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Avellino, la dott.ssa Rega. In aula, il cittadino atripaldese si è costituito parte civile, assistito dal proprio legale di fiducia, l’avvocato Gerardo De Vinco.
Durante il dibattimento sono stati ascoltati numerosi testimoni che hanno confermato le modalità truffaldine utilizzate dal 33enne calabrese, il quale non si è mai presentato in aula nel corso del processo.
All’esito della discussione finale, l’imputato è stato condannato a un anno di reclusione e al risarcimento del danno subito dal 46enne di Atripalda, che ha così ottenuto giustizia.
www.avellinotoday.it è stato pubblicato il 2025-07-03 15:24:27 da
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