FASANO – Droga sull’asse Barcellona-Napoli: ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato l’imprenditore di Pezze di Greco, la più popolosa frazione di Fasano, che l’estate scorsa è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine della Dda partenopea sui traffici di droga sull’asse Spagna-Italia.
Questo gli darà la possibilità, in caso di condanna, di beneficiare dello sconto di rito previsto dal Codice per la scelta di un rito alternativo. Il processo, che sarà celebrato dinanzi al gup del Tribunale di Napoli, inizierà il 20 dicembre prossimo. Nel frattempo l’imprenditore pezzeze, che inizialmente era finito in carcere, resterà agli arresti domiciliari in un’abitazione sita nella più popolosa frazione di Fasano.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, a cui nei mesi scorsi si era rivolto l’avvocato Marcello Zizzi, difensore di fiducia dell’indagato, ha riformato l’ordinanza restrittiva, sostituendo «la misura in atto con quella degli arresti domiciliari». In applicazione di quanto disposto dai giudici, l’imprenditore ha lasciato il carcere di Brindisi e, «senza accompagnamento da parte della Polizia», ha raggiunto l’abitazione, ubicata a Pezze di Greco, dove è tuttora ristretto in regime di detenzione domiciliare. Non può allontanarsi da casa senza aver prima chiesto e ottenuto il permesso del giudice e non dovrà comunicare con persone diverse da quelle con lui conviventi. È la prassi.
La droga viaggiava con la frutta. L’indagine dei carabinieri è partita nel 2019, quando i militari dell’Arma hanno sequestrato un carico di 1,3 tonnellate di hashish e marijuana, droga importata dalla Spagna da soggetti vicini al clan Contini. In pratica, la camorra si serviva dei mercati ortofrutticoli per far arrivare in Campania dalla Spagna la droga. Le strutture che i clan hanno utilizzato per i loro traffici illeciti sono quelle di Pozzuoli, Volla, Giuliano e Capua. Il sodalizio, grazie al lavoro svolto a Barcellona dall’imprenditore di Pezze di Greco acquistava frutta e verdura destinate ai mercati di Volla e Pozzuoli. La droga – hashish e marijuana – veniva nascosta nel fondo dei contenitori in plastica. I bins viaggiavano sui camion che, muovendosi dalla penisola iberica, arrivavano in Campania attraversando mezza Italia. Una volta giunti a destinazione i carichi di frutta, le sostanze stupefacenti venivano recuperate e i prodotti agricoli riprendevano il loro viaggio.
«L’organizzazione criminale – hanno ricostruito nel corso dell’indagine i carabinieri del Comando provinciale di Napoli –, al fine di occultare l’illiceità delle operazioni, si serviva di una società regolarmente operante che acquistava i prodotti agricoli. Le sostanze stupefacenti venivano occultate tra i prodotti ortofrutticoli a loro volti stipati in bins che venivano poi scaricati presso depositi siti in alcune aree mercatali di Napoli e provincia».
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2023-11-28 13:45:44 da
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