Ultimi sviluppi sul femminicidio di Castignano, Malavolta soffriva di disturbi psichici, ecco cosa sta emergendo dalle indagini.
Il femminicidio di Emanuela Massicci, a Ripaberarda di Castignano, pochi giorni prima di Natale, ha sconvolto un’intera comunità che si sta chiedendo se un delitto così brutale potesse essere evitato.
Il giorno della Vigilia di Natale si sono celebrati i funerali di Emanuela Massicci a Castignano. A salutare per l’ultima volta la donna c’erano i figli, il fratello, i genitori, gli altri familiari, gli amici e tutto il paese che si è stretto attorno alla famiglia della vittima.
Nel frattempo, dalle indagini emergono ulteriori particolari su Massimo Malavolta, il marito di Emanuela Massicci che avrebbe aggredito la moglie con violenti percosse, lasciandola poi morire dissanguata nella camera da letto della loro casa.
Femminicidio di Castignano, Malavolta era in cura presso il Centro di Salute Mentale di Ascoli
Malavolta aveva già dei precedenti penali per maltrattamenti e stalking nei confronti di una donna con disabilità, sua collega di lavoro. Per questi reati, l’uomo era stato condannato dal Tribunale di Ascoli a due anni di reclusione senza sospensione di pena. Una condanna poi ridotta dalla Corte di Appello di Ancona a soli sei mesi e venti giorni con sospensione della pena. L’uomo, dunque, non era andato in carcere nonostante le lesioni personali aggravate e gli atti persecutori nei confronti della collega disabile.
Ma c’è di più, Massimo Malavolta era in cura per problemi psichiatrici. Già nel settembre del 2023 era stato sottoposto alla procedura dell’accertamento sanitario obbligatorio (ASO) a causa di un grave episodio di aggressività nei confronti dei colleghi di lavoro, di un’azienda di Ascoli. In seguito, l’uomo aveva accettato il ricovero di una settimana nel reparto di salute mentale dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto.
Dopo il ricovero, i medici avevano prescritto a Malavolta una terapia a base di farmaci antipsicotici. Nell’ottobre del 2023, l’uomo era stato preso in carico dal Centro di Salute Mentale di Ascoli Piceno, dove era stato accompagnato dalla moglie. All’epoca la donna non aveva denunciato i maltrattamenti in famiglia, i cui segni, tuttavia, erano stati scoperti dagli abitanti di Castignano.
La domanda che tutti Proseguono a porsi in questi giorni è se il femminicidio di Emanuela Massicci potesse essere evitato, con tutti questi precedenti. Ora, Massimo Malavolta si trova di nuovo nel reparto di salute mentale dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dopo essere stato ricoverato all’ospedale Mazzoni di Ascoli.
ascoli.cityrumors.it è stato pubblicato il 2024-12-27 12:58:59 da Valeria Bellagamba
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