COSENZA Convogli green, riduzione dell’inquinamento ambientale, miglioramento delle performance. Ferrovie dello Stato insiste nella sua strategia energetica mirando a coprire – entro il 2027 – il 40% del fabbisogno energetico dell’azienda per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Come riporta il Giornale, «il fotovoltaico riveste un ruolo di primo piano in questo sforzo per la sostenibilità e la transizione ecologica» che riguarda anche la Calabria.
Nella nostra regione, infatti, sono stati lanciati un parco fotovoltaico con una capacità di 771 kW e una Green Island, una delle prime infrastrutture tecnologicamente avanzate in Europa. Dove sono presenti anche le stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Le novità non sono finite. Fs pensa, infatti, ad una corposa rivoluzione dei convogli con i nuovi treni “Rock” e “Pop” che consumano il 30% in meno rispetto alle vecchie macchine. Senza dimenticare i treni “Blues ibridi“.
Il treno Hvo
Sono incoraggianti, inoltre, le prestazioni ottenute dal primo treno con Hvo (olio vegetale idrotrattato) in purezza. Ha viaggiato tra Sibari e Reggio Calabria e può contribuire alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2 (calcolate lungo l’intera catena del valore del prodotto, in base alla materia prima utilizzata, rispetto al mix fossile di riferimento ndr). Il primo viaggio commerciale con viaggiatori a bordo si è svolto con successo, la scorsa estate, in Calabria con il treno ibrido Blues di Trenitalia.
Un viaggio andata e ritorno tra le due città calabresi di 700 chilometri, per 13 ore di servizio operativo, che ha rappresentato un traguardo importante per il Gruppo guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris. Hvo è un acronimo che sta per olio vegetale idrotrattato: il biocarburante è prodotto da materie prime di origine rinnovabile come scarti e residui, è inoltre in grado di essere performante come quelli tradizionali, offrendo pari prestazioni in termini di erogazione di potenza in ogni tipo di contesto.
Il polo a Vaglio Lise
Dai progetti di Ferrovie dello Stato a quelli di Ferrovie della Calabria.
La rivoluzione dell’idrogeno è partita, fino al 2026 attingendo ai fondi europei del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), il governo ha stanziato 3,16 miliardi di euro. Secondo Molto Futuro, le “valli dell’idrogeno” sono «in corso di costruzione in aree industriali dismesse o abbandonate in 10 regioni», Calabria compresa. Il Mit dovrebbe realizzare alcune stazioni di rifornimento per treni «su almeno sei linee ferroviarie», compresa la Cosenza-Catanzaro. Un anno fa, dopo aver assegnato l’appalto per la fornitura di sei treni a idrogeno a Stadler, Ferrovie della Calabria ha avviato una nuova procedura pubblica finalizzata alla realizzazione di un polo per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno destinato ad alimentare i nuovi convogli e ospitato nel deposito ferroviario di Cosenza Vaglio Lise delle Ferrovie della Calabria.
A distanza di 365 giorni, ci sono importanti novità. La gara è conclusa, si è proceduto all’affidamento dei lavori e adesso si attende la determinazione della Conferenza dei servizi che indirà la Regione Calabria (soggetto beneficiario). Al termine della Conferenza dei servizi, che dovrebbe tenersi nei prossimi 15 giorni, si procederà con la cantierizzazione. Un’altra novità riguarda il numero di treni ad idrogeno della flotta calabrese, passano da sei a nove.
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Leggi tutto l’articolo Ferrovie della Calabria, passi in avanti per la “Valle dell’idrogen…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-03-06 06:28:23 da Redazione Corriere
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