Al museo civico di Sanremo il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria Filippo Paganini ha tenuto un incontro per parlare proprio della professione del giornalista, di come questa nel corso degli anni si sia evoluta e in base a questo come in futuro potrebbe continuare a svilupparsi.
“Il giornalismo tradizionale, quello della carta stampata – spiega Paganini – per alcune cose è in crisi, basti pensare che qualche anno fa si vendevano 4 milioni di copie di giornale al giorno mentre oggi si è scesi a poco più di un milione. Pensiamo anche a tutte le edicole che hanno chiuso negli ultimi anni. Il giornalismo esiste però anche in altre forme, a cominciare dall’online, preceduto da radio e televisione, che certo si sono affermate, ma non hanno eliminato la carta“.
Per quanto riguarda la crisi della stampata, la crescita degli altri media, online su tutti, per ora non basta a compensare le difficoltà dell’editoria dei giornali, ma, continua Paganini citando Gramsci, “bisogna avere il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà“.
E proprio sul futuro del giornalismo si sofferma la seconda parte dell’incontro, con uno sguardo anche a quello che può portare e comportare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: “Molto importante è scommettere sulla qualità dell’informazione, a cui devono partecipare anche gli editori, credendo nel valore umano di chi lavora, smettendo con i tagli al personale per risparmiare. Da questo punto di vista è importante il tema della IA – continua il presidente dell’Odg Liguria – che sicuramente può essere utile, ma deve essere affiancata all’intelligenza umana senza sostituirla“.
Questa ultima riflessione nasce dal fatto che la Ia, al giorno d’oggi, è potenzialmente in grado di creare autonomamente articoli di giornale o simili, che però incorrono in errori strutturali che danno vita a fake news, un fenomeno che l’informazione giornalistica, conclude Paganini, deve combattere, facendo quanto possibile per garantire ai fuitori la maggiore qualità possibile.
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