Stupore e rabbia. Un mix di cui i lavoratori e tre delle sei sigle sindacali di Atc esercizio avrebbero fatto volentieri a meno. A suscitarlo sono state le parole pronunciate ieri dall’amministratore delegato dell’azienda Francesco Masinelli nel corso della seduta della commissione consiliare Partecipate che affrontava uno dei problemi che hanno creato tensioni e malumori tra le parti sociali e i dipendenti.
Dichiarazioni che hanno armato la penna dei rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Cobas, che intervengono per stigmatizzarle, rispondendo per le rime e chiedendo anche pubbliche scuse da parte del dirigente. Nessuna reazione, invece, da parte di Uiltrasporti, Ugl e Faisa Cisal.
“Secondo l’amministratore delegato – affermano il segretario provinciale di Fit Cgil Stefano Bettalli e il delegato Claudio Battolla – mancherebbero le competenze necessarie in azienda. Un’affermazione più volte pronunciata, dopo aver fatto emergere anche recentemente sulla stampa che i dipendenti sono assenteisti. Tutte affermazioni fuori luogo tese solamente a scaricare su altri le sue responsabilità, le sue mancanze. Rileviamo, che in questi anni di gestione aziendale si è contraddistinto per aver fatto decine di spostamenti di dipendenti da un reparto ad un altro, senza che se ne comprendessero né la logica, né tanto meno la funzionalità. Una perenne riorganizzazione che invece di valorizzare le risorse umane le ha costrette a ricominciare da capo moltissime volte, troppe volte. Con l’unico risultato di creare sfiducia e demotivazione tra il personale. Mai era accaduto che la gran parte del personale non fosse minimamente coinvolto nelle scelte. Mai era accaduto che la formazione continua si fosse ridotta al lumicino. Mai era accaduto che un amministratore scaricasse continuamente le proprie responsabilità sui dipendenti. Nessuno si è salvato dal giudizio implacabile dell’ad. Vogliamo dire con forza, al contrario di ciò che pensa, che in Atc ci sono professionisti seri e preparati in ogni settore, autisti, meccanici, controllori e impiegati, che da anni, ancor prima che Masinelli si approcciasse al mondo dei trasporti, hanno sempre fatto seriamente e diligentemente il proprio lavoro con uno spirito di appartenenza e lealtà verso la propria azienda. E malgrado Masinelli abbia tentato di minare quotidianamente questo spirito, i dipendenti di Atc come fanno da oltre 100 anni, non hanno fatto mai venir meno il loro contributo: anche nel periodo più buio della pandemia quando la maggior parte del mondo era fermo, i dipendenti erano al pezzo, garantendo il servizio pubblico alla città. Un grazie e una pacca sulla spalla non sono mai arrivati. In compenso – aggiungono Bettalli e Battolla – arrivano “bordate” quotidiane sui dipendenti. L’amministratore ha il dovere, se individua carenze, di colmarle con la formazione, con il coinvolgimento o con un’iniezione di fiducia, non con la pubblica gogna. L’amministratore è come il capitano: l’ultimo che lascia la nave quando affonda perché è suo dovere mettere in salvo l’equipaggio. Non è di certo il primo che scappa, scaricando le proprio responsabilità sui suoi collaboratori”.
Dura la presa di posizione di Mario Bonafiglia, segretario della Fit Cisl: “Siamo sconcertati e allibiti dalle dichiarazioni di Masinelli. Per l’ennesima volta sfuggendo dalle proprie responsabilità ha messo in discussione la qualità e la professionalità dei lavoratori di Atc. Lavoratori con provata esperienza, che da anni portano avanti in un modo più che dignitoso questa azienda di trasporto pubblico, lavoratori che in qualsiasi situazione di possibile difficoltà che sia legata al tempo o altro, per 365 giorni all’anno consentono la mobilità all’interno della nostra provincia dando un servizio più che dignitoso. E’ un’offesa inaccettabile sentir parlare di “mancanza di professionalità necessarie”! Chiediamo le immediate scuse da parte dell’amministratore delegato, che si deve ricordare che sta concludendo il suo secondo mandato alla guida di questa azienda. E una cosa è vera: Atc nella sua storia non è mai stata coinvolta in situazioni ed eventi burocraticamente dubbi come nella sua gestione, nonostante la marea di “consulenze esterne” commissionate. Forse sarebbe stato meglio che in questi anni di gestione invece di cercare queste consulenze, si fosse fidato del personale di Atc, avesse costruito un dialogo con i lavoratori e con i loro rappresentanti sindacali e non avesse alimentato questo continuo conflitto in cui ci ha portato. Il dialogo, il confronto, la mediazione sono, per quanto ci riguarda, la base per la risoluzione dei problemi. Ma l’amministratore delegato è bravissimo nello sport dello scaricabarile e in questo caso dalle sue parole emerge che secondo lui sta dirigendo un’azienda fatta da incapaci. Abbia la capacità e l’umiltà per una volta di mettersi in discussione e chiedere scusa ai lavoratori di Atc esercizio”, conclude la Fit Cisl.
A rincarare la dose ci pensa Daniele Lodola, coordinatore provinciale Cobas Lp: “Come organizzazione sindacale siamo rimasti esterrefatti dalle dichiarazioni di ieri sera dell’ad Masinelli che a giustificazione/difesa, o non capiamo per quale altro motivo, ha portato episodi successi ad altri prima di lui, coinvolgendo ex dirigenti di Atc che per altro non essendo presenti non potevano dipanare eventuali dubbi sulle cose a loro ascritte. Ma la dichiarazione che riteniamo più grave è stata: “Non sarà che all’interno dell’azienda non ci siano proprio tutte quelle professionalità che sono necessarie?”. La colpa di tutto, quindi, è da ricercare tra i lavoratori? Oltre che assenteisti come già dichiarato ora sono anche poco preparati? Dopo alcuni anni che Atc è sotto la guida di Masinelli, l’unica cosa che ci sembra sicura è che le colpe di tutto sono sempre di qualcun altro. Ci dispiace sentire parlare così di un’azienda e dei suoi dipendenti, che nonostante tutte le palesi difficoltà attraversate dal Tpl va avanti offrendo alla nostra città e alla provincia un servizio capillare ed efficiente”, conclude il coordinatore Cobas Lp.
Leggi tutto l’articolo Filt Cgil, Fit Cisl e Cobas a Masinelli: “Basta con lo scaricabarile delle sue responsabilità sui lavoratori! Pensi alla marea di consulenze esterne”
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-03-08 22:03:13 da
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