ANCONA – immunizzazioni bluff inoculati all’hub Paolinelli della Baraccola, l’avvocato Gabriele Galeazzi ha deciso di patteggiare. La richiesta è stata presentata oggi al gup Alberto Pallucchini dove il procedimento è fermo all’udienza preliminare e si stanno discutendo gli abbreviati chiesti da nove imputati su 77. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato, corruzione e falso. Per i nove abbreviati sono state già formulate, nell’udienza del 9 aprile scorso, anche le richieste di condanna da parte del pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo: ha chiesto per tutti 3 anni e 4 mesi. Galeazzi, 53 anni, anconetano, è ritenuto dalla pubblica accusa uno dei sei intermediari che avrebbe avvicinato alcuni pazienti all’infermiere Emanuele Luchetti che simuando le dosi di vaccino contro il Covid-19 a pazienti consensienti le avrebbe poi buttate nella spazzatura fingendo di fare l’iniziezione. I pazienti avrebbero poi pagato l’infermiere per non ricevere la dose. La vicenda dei finti immunizzazioni era esplosa a gennaio del 2022 dopo una indagine della squadra mobile di Ancona denominata “Euro Green Pass” e aveva fatto emergere un sistema utilizzato da persone contrarie alla vaccinazione, in piena pandemia da Covid-19. Pagando ottenevano lo stesso la carta verde, senza fare il vaccino, che serviva per lavorare e spostarsi.
Con la richiesta di Galeazzi, avanzata dal suo difensore, l’avvocato Riccardo Leonardi, salgono a 67 gli indagati che hanno chiesto di patteggiare per lo più a pene inferiori di due anni. Galeazzi patteggerebbe ad un anno e otto mesi e ha risarcito l’Ast, come hanno fatto anche una 50ina degli indagati che vogliono patteggiare, per una somma pari a 300 euro. L’azienda sanitaria territoriale, rappresentata dall’avvocato Cristiana Pesarini, ritirerà la costituzione di parte civile nei confronti di Galeazzi e come ha fatto anche nei confronti degli altri che patteggeranno. L’Ast chiedeva in tutto un risarcimento di 60mila euro, cifra a cui con i patteggiamenti sta arrivando ad avere. L’udienza è stata aggiornata al 9 ottobre per discussione e sentenza. Nelle prossime udienze, quella dell’8 maggio e del 5 giugno, termineranno le discussioni degli abbreviati e di chi non ha scelto ancora nessun rito alternativo, l’ex sindacalista fabrianese Edmondo Scarafoni, 75 anni, anche lui considerato uno degli intermediari dell’infermiere.
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