Pecchia non ha paura della Fiorentina e decide di affrontarla con le sue stesse armi: palleggio e verticalità. Ed è con la palla filtrante che metterà nei guai Italiano, sotto a casa sua di due gol. I crociati sono compatti, non tremano davanti a un’avversaria che gioca un altro campionato, la affrontano con tutto quello che hanno che, al 25’, si scopre essere tantissima roba. Nel giro di un minuto o poco più, tra il 22’ e il 23’, la Viola viene colpita prima da una pennellata di Bernabé e poi da un contropiede micidiale orchestrato da Mihaila e concluso da Bonny in bello stile. 2-0 alla Fiorentina, sorpresa da tanto pragmatismo: e c’è da dire che il Parma, dal 1’, è apparso subito padrone del campo con la cerniera composta da Cyprien e Sohm a protezione dei quattro di difesa. Il francese si rivede dopo 1064 giorni. L’ultima volta con la maglia del Parma è dotata 21 febbraio del 2021, Parma-Udinese 2-2. Venti minuti prima di una lunga altalena tra panchina e infermeria. Poi la latitanza dal calcio italiano con Nantes e Sion prima di tornare a Parma. Non rientrava nei piani della società e infatti si è allenato con la Primavera per diverse settimane prima di essere riaggregato al gruppo da Pecchia. L’occasione del francese è arrivata a Firenze, in Coppa Italia e per poco, prima del vantaggio, non ha trovato il gol con un tiro sventato da Christensen. Sarebbe stato forse chiedere troppo anche a un mago come Pecchia, stratega che mischia le carte senza perdere mai le distanze. Benedyczak e Mihaila restano larghi nel 4-4-2 in fase di non possesso, Bernabé si alza fino a raggiungere Bonny sulla linea degli attaccanti. Un assetto pensato per sfruttare le ripartenza letali. Una, sempre sullo 0-0 a testimonianza di quanto il Parma comandi il gioco, l’ha avuta Mihaila ma il rumeno ha sprecato a campo aperto masticando troppo il pallone su passaggio illuminante di Bernabé. Il numero 28 si è fatto poi perdonare con l’assist per il 2-0 di Bonny. E prima della fine del primo tempo, gli uomini di Pecchia sono andati vicino al terzo gol con Circati (tiro a colpo sicuro parato da Christensen) e con Bernabé, scatenato nella posizione di trequartista. A campo aperto, il Parma diventa devastante che, addirittura, recrimina perché avrebbe meritato un vantaggio più largo. Alla Fiorentina è andata bene perché la squadra di Pecchia ha macinato gioco comandandolo dal 1’ al 45’. I ragazzi di Italiano sono tutti nel tiro a colpo sicuro di Nzola deviato da Coulibaly: da lì la partita è cambiata.
FIORENTINA (4-3-3): Christensen; Kayode, Milenkovic, Mina, Parisi; M. Lopez, Mandragora, Barak; Sottil, Nzola, Brekalo. All: Italiano
PARMA (4-2-3-1): Corvi; Hainaut, Osorio, Circati, Coulibaly; Cyprien, Bernabé; Benedyczak, Sohm, Mihaila; Bonny. All: Pecchia
www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2023-12-06 20:04:00 da
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