Foggia, chiuse le indagini sull’appalto della raccolta rifiuti all’Amiu: «Truccati pure i dati della raccolta differenziata»

BARI – L’ipotesi è che l’affidamento ad Amiu Puglia della raccolta dei rifiuti per il Comune di Foggia, sottoscritto nel 2022, sia avvenuto aggirando le norme e cioè predisponendo gli atti in modo da «indirizzare» in qualche modo la decisione, gonfiandone i costi rispetto a quelli effettivi e pur conoscendo «l’inadeguatezza» del servizio fino a quel momento svolto dalla società pubblica. È per questo che ieri la pm Paola De Martino ha fatto notificare un avviso di conclusione delle indagini a cinque persone, ipotizzando a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità le accuse di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso.

Gli indagati sono Antonello Antonicelli, 50 anni, direttore generale dell’Amiu (difeso dagli avvocati Francesco Marzullo e Vincenzo Muscatiello), Concetta Zuccarino, 61 anni, di Apricena (avvocato Angelo Pasquale Masucci), fino a pochi mesi fa dirigente del Comune di Foggia, i dipendenti comunali Saverio Pio Longo, 44 anni, di San Giovanni Rotondo e Giovanni Sorbo, 44 anni di Foggia, oltre a Maria Rosaria Mangiatordi, 44 anni, di Altamura (avvocato Valeria Logrillo), referente del consorzio Conai. L’inchiesta nasce da una serie di esposti presentati a Foggia nel corso degli anni da parte da alcune associazioni, a proposito della presunta inadeguatezza del servizio e della circostanza secondo cui i corrispettivi versati dal Comune dauno avrebbero finito per finanziare la raccolta anche a Bari. Detto che Amiu Puglia è società interamente pubblica partecipata dai Comuni di Bari (per l’80%) e Foggia, la Procura contesta in modo inedito l’ipotesi di turbativa rispetto a un affidamento effettuato con modalità in-house, cioè «pubblico su pubblico», ipotizzando dunque che (nella circostanza) un servizio affidato con gara, sul mercato, potesse risultare più conveniente e più efficiente. Antonicelli è peraltro stato nominato direttore generale di Amiu solo a luglio 2022, dunque appena quattro mesi prima della firma del contratto con il Comune che vale circa 200 milioni per 9 anni…

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