“From New York to Rome”, la musica che accarezza l’anima

“From New York to Rome”, la musica che accarezza l’anima


di Alberto Vivarelli

PISTOIA – “From New York to Rome” è il primo album di Carlo Cappellini, storico frontman del gruppo “I Diplomati” che da tempo ha intrapreso strade diverse dal Rock, sperimentando altri tipi di musica.

Carlo Cappellini, la copertina dell’album

Il Cd al momento può essere ascoltato sulla piattaforma Spotify (From New York to Rome – Album di Carlo Cappellini | Spotify ), e visto sul canale YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=RiLB8QKMIzA). L’album è composto da 11 brani scelti nel vasto mondo del Jazz e dello Swing che del Jazz è una emanazione. Cappellini senza alcun timore ha affrontato testi di mostri sacri del genere, da Gershwin a Bacharach, da Michelle Legrand a Bruno Martino e Franco Califano, da Kern/Fields a Shasha Distel passando per Osvald Farrès.

Il cantante pistoiese si è avvalso di collaborazioni importanti, a partire da un gruppo di musicisti laureati alla Siena Jazz University per finire alle sale d’incisione di Livorno e Lucca. Il disco è prodotto da Vinile produzioni musicali.

Per chi conosce Carlo Cappellini, il suo approdo a questo genere musicale, cioè alle origini della musica americana, non è una novità. Con la voce e il suo basso ha sempre cercato di uscire dai cànoni del Rock, spesso reinterpretando brani che fanno parte dell’antologia della musica rock; ci vengono in mente, ad esempio, pezzi dei Credence Clearwater Revival o di Emerson Lake&Palmer o, ancora, dei Bee Gees, sapientemente “rivisti” da Cappellini.

In questo lavoro ritroviamo tutta la voglia – e la capacità – di sperimentazione del musicista pistoiese da alcuni anni approdato definitivamente al Jazz, pur non disdegnando qualche sano tuffo in un passato che per lui è stato di grande qualità. Cappellini ha mantenuto la sua cifra: apertura al nuovo e alla contaminazione.

Tutta la qualità che ritroviamo in “From New York to Rome”, dal quale emerge l’attenzione ai particolari, allo studio della voce. E’ un prodotto “pensato” nei dettagli, a cominciare dalla bellissima copertina realizzata da una splendida fotografia di Stefano Di Cecio.

E’ un album intimistico dove gli 11 brani proposti sono legati da un filo rosso intrecciato con la raffinatezza, il buon gusto, la musica che diventa bellezza estetica.

Cappellini è riuscito a entrare nell’anima degli autori e trasmettere le sue forti emozioni rinunciando ad adagiarsi sulla fama dei brani, senza alcuna paura. Ne “La belle vie”, ad esempio, impossibile non sentire il richiamo alle sonorità vocali aznavouriane. Ne vien fuori così un prodotto musicale di grande spessore culturale.

Cappellini esce dal guscio della propria storia di musicista e se ne libera (finalmente, viene voglia di dire) a partire dagli schemi, incamminandosi su un terreno infinito, dove tutto è possibile, dove si può sperimentare e inventare mettendosi continuamente in gioco.

Insomma un lavoro eccellente e per certi veri sorprendente per la maturità dell’interpretazione. Certo la bellissima voce l’ha aiutato molto, ma Cappellini il suo strumento principale non l’ha mai “strapazzato”; diciamo che per alcuni decenni l’ha prestato ad altro, ma il suo cuore ha sempre sconfitto dalla parte di “From New York to Rome”, un album da ascoltare al buio e lontani dai rumori.

Leggi tutto l’articolo “From New York to Rome”, la musica che accarezza l’anima
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-01-02 08:00:00 da Alberto Vivarelli


0 Comments