Frozen Windows, Campo Imperatore insieme ai monti più alti d’Europa in una mostra fotografica

Frozen Windows, Campo Imperatore insieme ai monti più alti d’Europa in una mostra fotografica


Cosa hanno in comune Campo Imperatore e i paesaggi dell’Islanda? Lo scopriamo nella mostra fotografica “Frozen windows”, realizzata da un gruppo di fotografi non professionisti, amici, accomunati da una grande passione e un amore viscerale per le nostre montagne. La mostra, aperta al pubblico è visionabile presso il locale Il Vermuttino dell’Aquila, a piazza Regina Margherita.

“Per più di un decennio, il nostro comprensorio è stato paragonato agli altopiani asiatici; in particolare, riviste, blog e siti web hanno letteralmente abusato della definizione di ‘piccolo Tibet’, riferita alla porzione più alta del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, perciò ritengo che questo possa essere il momento giusto per coniare altri paralleli. Dopotutto siamo nel 2023”, spiega in una nota l’avvocato aquilano e fotografo Marco Equizi, tra gli organizzatori dell’evento.

L’idea di riunire, per questo progetto realizzato nell’ostello più alto d’Europa, fotografi non professionisti come Marco Equizi, Fabio Baiocco, Luca Benedetti, Giulia Pignataro e Caterina Zugaro, non fa altro che rafforzare il tentativo di cambiare “dal basso questo restrittivo luogo comune che si è creato nel corso degli ultimi anni. Per raggiungere l’intento, abbiamo deciso di processare in bianco e nero due immagini a testa, unendo le vedute del nostro territorio – quello dove vi trovate adesso, mentre leggete questa presentazione – con quelle del Nord del continente europeo, molto vicine al Circolo Polare Artico”. 

Così facendo, l’osservatore che si aspetta di trovare la parete del Lhotse accostata alla Direttissima del Corno Grande, molto probabilmente si sentirà spaesato vedendo contrapposte la riva ghiacciata del Lago di Campotosto (fotografata da Marco Equizi in gennaio) all’iceberg della celebre Breiðamerkursandur – Spiaggia dei Diamanti – (fotografato da Giulia Pignataro).

Ognuno di noi – spiega Equizi – ha ripreso i paesaggi raccogliendo soltanto il celebre insegnamento di Ansel Adams e cioè ha scattato mettendo nella fotografia tutte le immagini che ha visto, i libri che ha letto, la musica che ha sentito e le persone che ha amato; ciò senza pensare a esporre le singole opere tutte insieme, qui e ora. Lasciamo, pertanto, all’osservatore il gradevole compito di unire i nostri punti di vista in un viaggio unico, pensando all’Abruzzo anche come una “piccola Norvegia” o, perché no, una ‘piccola Islanda”. 

Campo Imperatore e i paesaggi del Nord Europa nella mostra fotografica nell’ostello più alto d’Europa

 


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