“Game Over” alla mafia foggiana: 54 imputati in Appello dopo il giudizio con rito abbreviato

Inizia il processo d’Appello per 54 dei 58 imputati coinvolti nell’operazione antimafia “Game Over”, che ha portato all’arresto di numerosi esponenti della mafia foggiana. La maxi-operazione, condotta dai carabinieri con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, ha visto il giudizio di primo grado con rito abbreviato per i 58 soggetti coinvolti, di cui 54 hanno deciso di ricorrere in appello. L’accusa principale è il traffico e lo spaccio di cocaina, con reati aggravati dalla mafiosità.

Il processo di appello inizierà il 17 marzo 2025 con la prima udienza in camera di consiglio. Gli imputati sono accusati di aver agevolato i clan della “Società Foggiana”, che gestivano il monopolio della droga nella zona. La sentenza di primo grado aveva condannato i 58 imputati, tra cui Ciro e Pino Francavilla, neo-collaboratori di giustizia. Il processo si svilupperà in sette udienze, con una sentenza prevista per luglio 2025.

Gli imputati, che attualmente sono sottoposti a varie misure cautelari, sono difesi da numerosi avvocati. L’operazione “Game Over” si è concentrata non solo sugli estorsori e i traffici illeciti ma anche sul controllo del mercato della cocaina, con pesanti minacce e ritorsioni contro chi non rispettava le imposizioni del sodalizio mafioso.

L’inchiesta ha preso avvio a seguito dell’omicidio di Roberto Tizzano e del ferimento di Roberto Bruno nel 2016, due esponenti di una delle batterie mafiose operanti nel foggiano. I vertici delle batterie mafiose, attraverso l’operazione “Decima Azione” e “DecimaBis”, sono riusciti a garantire un monopolio sul traffico di droga, consolidando così il potere della “Società Foggiana”.

L’inchiesta ha rivelato come i membri dell’organizzazione mafiosa abbiano stipulato un vero e proprio “pactum sceleris”, un accordo criminale tra i capi dei clan, per il controllo del territorio e delle attività illecite.

Lo riporta FoggiaToday.it.