Genova – “Dalle ore 11:30 di ieri cinquanta detenuti con reati di associazione a delinquere si sono rifiutati di entrare nelle rispettive celle, dichiarando che non vi avrebbero fatto rientro se un detenuto ‘ndranghetista non fosse stato inviato al pronto soccorso”. Lo afferma Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria.
“La trattativa è durata più di un’ora, poi il detenuto è stato inviato al pronto soccorso cittadino – afferma Pagani – Non vogliamo entrare nel merito della salute del detenuto, di origine calabrese e affetto da determinate patologie, ma che l’invio al pronto soccorso di un detenuto con reati di associazione a delinquere avvenga tramite una protesta da parte dei detenuti è sintomo di una gestione della sicurezza a Marassi decisamente fallimentare. Oltretutto il direttore era presente in sede e l’ultima parola spettava a lei”.
Al pronto soccorso la visita è durata circa un’ora, e il detenuto è…
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www.ilsecoloxix.it è stato pubblicato il 2024-11-09 09:57:00 da (Redazione Il Secolo XIX)
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