Ghiare di Berceto poteva essere tutto regolare

Emergono novità in merito al plesso di scuola dell’infanzia di Ghiare di Berceto. Ecco il comunicato di Gilda insegnanti: “Non dotare di organico sufficiente l’Istituto Comprensivo di Fornovo Taro al fine di rendere normale la situazione è stata una precisa scelta di politica scolastica presa tra Parma e Bologna, i margini per assegnare un docente per garantire un orario almeno mattutino fino al pranzo c’erano, anzi ci sono ancora, basta che all’attuale organico dell’Istituto venga aggiunto un ulteriore docente per sole 15 oresettimanali, per questo è giusto che tutti i corpi rappresentativi: sindacali, politici e amministrativi chiedano chiarimenti a chi ha fornito gli atti di indirizzo che determinano le scelte del livello territoriale del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

In data 4 novembre si è tenuto un primo tavolo di confronto sindacale richiesto dalla Gilda degli Insegnanti, da esso è emerso ufficialmente che i docenti che stanno svolgendo l’attività didattica di scuola dell’infanzia a Ghiare di Berceto lo stanno facendo per mero spirito di sacrificio e per loro libera scelta, per questo si sono dovuti fare pesanti sforzi organizzativi, impropri, su tutto l’Istituto Comprensivo di Fornovo Taro, specialmente per quanto riguarda i plessi di Solignano è Riccò come la Gilda aveva già ipotizzato. Permangono ulteriori pesanti dubbi sugli sforzi richiesti al personale ata che ha compiti di sorveglianza e garanzia dei livelli igienici, perché la questione non riguarda solo l’organico dei docenti ma anche quella dei collaboratori scolastici”.

Ogni anno “dopo l’assegnazione dell’organico di diritto alle singole province, determinato secondo i parametri delle iscrizioni, viene assegnato un ulteriore contingente chiamato “organico di fatto”: sarà pur vero che in merito ai parametri dell’organico di diritto, che penalizzano le piccole realtà, il plesso di Ghiare non può avere organico assegnato, ma la gestione dell’organico “di fatto” concede al livello territoriale dell’Amministrazione scolastica ampi margini di discrezionalità ed è in questa fase che si riscontra mancanza di chiarezza: “Ad oggi non sappiamo quanti docenti sono stati assegnati in organico di fatto alle province di Parma e Piacenza, a quali scuole sono stati assegnati e con quali criteri” – dichiara Salvatore Pizzo coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza – “sono dati che vanno obbligatoriamente resi alla parte sindacale e li pretenderemo, ci dispiace che l’attuale gestione del Ministero dell’Istruzione e del Merito che è nelle mani di Lega e Fratelli d’Italia agisca con queste modalità indecifrabili, ma è giusto che i cittadini sappiano”.