Perché, appunto, Fusco non fu mai iscritto all’Ordine dei giornalisti, ma è stato comunque una delle migliori e più prolifiche firme del mondo del giornalismo italiano e per questo nell’occasione gli è stata assegnata l’iscrizione ad onorem all’Albo, ritirata dalla nipote Elisa Todisco. Fusco cominciò a lavorare come giornalista scrivendo per La Gazzetta di Livorno per passare poi al Il Mondo, a L’Europeo, a Il Giorno, a L’Espresso. Maestro di giornalismo di cronaca e di costume, ha svolto anche una ricca attività in radio e televisione e steso diverse sceneggiature cinematografiche, lavorando con Tinto Brass, Carmelo Bene, Mario Monicelli e Vittorio Gassman. Ha anche recitato in vari film tra cui Vogliamo i colonnelli, con Ugo Tognazzi. Molte le sue opere letterarie, e tutte di successo, tra cui si possono ricordare Le rose del Ventennio, Guerra d’Albania, Quando l’Italia tollerava, Papa Giovanni, A Roma con Bubù, Duri a Marsiglia, Mussolini e le donne e L’Italia al dente.
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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-14 19:37:28 da
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