“Il tema non è questo, abbiamo
tutti contezza delle incertezze legate ai mercati, allo sviluppo
dell’elettrificazione e saturazione dei mercati. Il tema che non
tutti hanno bene in mente è che la parte di investimento
pubblico destinato ad Acc ha una scadenza, ha un termine ed
entro quel termine i fondi vanno prelevati”. Così il segretario
regionale della Fim-Cisl Marco Laviano in risposta a Tommaso
Pavoncello, Public Affairs & Communication Italy di Acc, la
joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies.
“Se ciò non dovesse accadere significa che il più grande
investimento in Italia su progetto di riconversione può andare a
rotoli – prosegue Laviano -. Al di là di un rallentamento dovuto
ai mercati e delle tecnologie, il concetto per noi importante è
blindare la possibilità che Acc comunque realizzi la gigafactory
su Termoli. Se poi ci sarà bisogno di un anno in più, due anni
in più non sarà un problema perché lo gestiremo con Stellantis e
le produzione di endotermico e ibrido. Ma oggi dobbiamo avere la
certezza che quell’investimento venga messo a terra: che sia il
2026 o il 2028 poco conta nel momento in cui Stellantis
garantisce la continuità lavorativa su endotermico”.
“Se, invece, questo investimento dovesse saltare –
stigmatizza Laviano -, il problema della politica industriale
italiana torna ad essere impattante in maniera negativa sul
territorio”.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-07-23 15:43:18 da
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