Giocheremo contro una città con una storia di calcio alle spalle

Altra trasferta importante per il Rimini, che dopo la sconfitta di Chiavari contro la capolista Entella fa visita sabato (inizio ore 17:30) al Pescara, terza forza del girone B con 41 punti. I biancorossi sono ancora settimi in classifica con 29 punti, ma ora il vantaggio sul Pineto ottavo è di appena una lunghezza. All’andata furono gli abruzzesi a imporsi al Neri grazie alla rete di Ferraris nel finale. “È una partita bella dove si affrontano due squadre che giocano – dichiara mister Buscè alla vigilia -, per noi deve essere un’opportunità. Di sicuro sarà una gara impegnativa, di sacrificio e grande intensità. Cercheremo di fare meno errori rispetto all’ultima partita, a Chiavari abbiamo avuto qualche distrazione. Quando incontri queste squadre devi avere la massima attenzione, servirà un po’ di concentrazione in più”.

Per la trasferta abruzzese Buscè non potrà contare sugli indisponibili Cernigoi, Gorelli, Brisku, Dobrev, Falbo e sullo squalificato Lepri. Il tecnico biancorosso spiega poi come dovrà comportarsi il Rimini: “Quando affronti queste squadre che hanno una mentalità vincente e che cercano sempre di portare a casa il bottino pieno, è normale che ti concedano anche tanto. Noi dobbiamo essere bravi a rimanere compatti e ad accettare di subire il Pescara. Loro non ci metteranno il tappeto rosso, anche se hanno perso la vetta della classifica. Al periodo no io non ci credo, si possono avere difficoltà durante un anno, è fisiologico. Bisogna andare col piglio di affrontare una squadra forte che era prima in classifica fino a un turno fa. Andremo a giocare contro una città perché il Pescara ha una storia di calcio alle spalle, sarà una situazione molto difficile ma per noi è un’opportunità. Andremo a fare la nostra partita cercando di avere meno disattenzioni inerenti all’ultima partita fatta con l’Entella”.

Chiosa finale sul mercato: “Ho fiducia nella società, che sicuramente farà qualcosa. Abbiamo avuto una brutta tegola con l’infortunio di Cernigoi. Sono tranquillo perché credo nella conoscenza dei giocatori da parte del direttore.e della società”.