Giogiò morto a Napoli un anno fa, la mamma Daniela: «Oggi vince la purezza del cuore»

Giogiò morto a Napoli un anno fa, la mamma Daniela: «Oggi vince la purezza del cuore»




È passato un anno, 365 giorni, da quella terribile notte. 12 mesi senza Giovanbattista Cutolo. È la sera del 31 agosto. Giogiò, così era conosciuto il ragazzo, è con la fidanzata presso una paninoteca di piazza Municipio. Scoppia una lite. Vengono esplosi dei colpi di pistola, tre. Lo raggiungo in pieno, Giogiò muore sul colpo. A togliergli la vita, un napoletano dei Quartieri Spagnoli. È un sedicenne. Arrestato, viene condannato a 20 anni. Napoli, oggi 31 agosto, a un anno esatto da quel terribile episodio, ricorda un suo figlio innocente. Una giovane vittima di una rabbia senza senso. Sono stati in molti a darsi appuntamento in piazza Municipio. L’ora è calda, sono le 11:30, ma tanti sono i volti della politica e della società civile presenti. Si stringono tutti intorno a Daniela Di Maggio, la mamma. Una madre che sta lottando affinché la memoria del figlio non si perda. Perché sia d’esempio.

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«In questa giornata sapete cosa sta vincendo? – ha urlato Daniela Di Maggio – La Medaglia d’Oro al Valor Civile. I valori, la gentilezza, la purezza del cuore. Perché in un lungo periodo in cui il disvalore ha preso il sopravvento nei cuori di chi ci governa, nei cuori dei preti, nei cuori della gente comune, noi non ne possiamo più. Questa società si è infettata con il male e GiòGiò deve cambiare la narrazione, deve cambiare i cuori delle persone. Terzani, che era un giornalista meraviglioso, diceva una cosa meravigliosa, che nella società del capitalismo è entrata troppa testa, noi dobbiamo fare spazio al cuore. È il cuore che deve prendere il sopravvento. È chi ha dimostrato che il cuore ha preso il sopravvento? Giovanbattista Cutolo, morto per difendere un amico».

Servizio di VIncenzo Cimmino

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2 Comments

  1. Grazie Sig.ra Daniela per il suo esempio di madre coraggiosa, tenace e che è riuscita a superare per grazia divina il distacco pensando agli altri. Solo così la morte di Gio' Gio' avrà senso, anche se senso non ci può essere nella mirte così assurda di un giovane così altruista come Giovanni Cutolo. Oggi lei ha fatto una richiesta: continuerò a pregare per lei.