GIOIA DEL COLLE – Una svastica compare nel corso di un’assemblea del liceo scientifico «Ricciotto Canudo» di Gioia del Colle frequentato da circa 650 alunni. E non finisce qui: l’ex alunno che ha esposto il cartellone con al centro la svastica, simbolo del nazismo, lo avrebbe fatto cantando «Faccetta nera». Cosa ci facesse nella sua vecchia scuola è un’altra storia. Mentre a quanto pare il cartellone faceva parte del materiale didattico utilizzato in classe per spiegare agli alunni gli orrori legati all’antisemitismo.
Il tutto a qualche giorno dal ritorno di una folta delegazione di allievi della scuola stessa che ha fatto parte di un viaggio della Memoria nei campi di sterminio ad Auschwitz.
Di positivo c’è la reazione degli alunni dell’istituto, pronti a togliere il manifesto dalle mani del giovane. Una reazione al grave gesto apprezzata da tutte le componenti dell’istituto, riconosciuto quale punto di riferimento sereno di formazione. Una scuola fra le eccellenze per la qualità didattica, frequentata da studenti non solo di Gioia del Colle, ma anche di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Castellaneta, Mottola, Sammichele e Santeramo. Una scuola divenuta Cisco Academy che propone, insieme ai corsi tradizionali, esami Eipass, Aica ed Epict. La direzione scolastica è pronta a fare sporgere denuncia.
Informata immediatamente della vicenda, la dirigente scolastica Giovanna Cancellara ha dichiarato: «Mi riservo di segnalare la questione agli organi competenti. Nel frattempo rilevo con soddisfazione la reazione dei giovani che l’altra mattina hanno preso le distanze per quanto accadeva, rispetto ad un atto reazionario e violento a discapito del riscontro democratico che sviluppa uno spirito partecipativo e un favorevole clima di libera convivenza civile. Non si possono accettare gesti del genere da parte di un alunno che l’anno scorso ha concluso in questo istituto il suo ciclo di studi. È mancata la consapevolezza circa la valenza all’interno del “Ricciotto Canudo” delle attività assembleari – continua la dirigente -. Rappresentano un’occasione che abitua alla collaborazione estesa per ogni ceto sociale con l’approfondimento delle tematiche legate all’istruzione e alla vita delle comunità nell’ottica di una formazione culturalmente progredita. Quindi dinanzi ad una mancanza di umano rispetto all’istituzione non si dovrebbe far cadere nel nulla tale episodio che andrebbe condannato. E ove dovesse emergere la condizione di un eventuale reato, non escluderei essere pronta a presentare denuncia all’Autorità competente».
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-02-01 09:59:14 da
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