Gioielliere sequestrato da un rapinatore  – Teramo

Gioielliere sequestrato da un rapinatore  – Teramo


ALBA ADRIATICA. Sequestrato e rapinato. Stefano Cichetti, noto gioielliere di 55 anni di Alba Adriatica, mercoledì sera è stato costretto per venti minuti – con una pistola, forse giocattolo, puntata contro – a fare la volontà di un bandito dal volto coperto che lo ha obbligato prima a mettere nel borsone tutti i gioielli esposti in vetrina, poi a fargli da autista per agevolargli la fuga.
IL SEQUESTRO
Cichetti, che con il fratello Paolo (ex assessore del Comune di Alba Adriatica e ora consigliere comunale) gestisce l’omonima gioielleria situata in piazza IV Novembre, proprio di fronte al municipio, alle 19.30 ha abbassato le saracinesche, inserito il sistema di allarme e si è messo in auto per raggiungere casa in via degli Oleandri a Villa Fiore, un chilometro e mezzo circa dal negozio. Ha posteggiato la sua vettura nel parcheggio pubblico e stava rincasando quando è stato avvicinato da un uomo che parlava uno stentato romanesco (forse per camuffare la vera provenienza) ed è sembrato alla vittima, piuttosto, avere una inflessione locale. Quell’uomo aveva coperto il volto fino al naso con uno scaldacollo. Ha puntato la pistola, obbligando Cichetti a risalire in auto con lui per raggiungere nuovamente la gioielleria.
LA RAPINA
In piazza IV Novembre il bandito si è fatto aprire l’attività e poi ha costretto il 55enne, sempre con la pistola puntata contro, a mettere nel borsone gioielli, monili e altri beni preziosi esposti in vetrina. Ha rischiato grosso il bandito di venire scoperto, però non ha desistito nonostante le telecamere attive e la presenza di gente ancora in giro per la via. Dalla strada, infatti, si scorgeva la luce accesa nel negozio di gioielli, però restava difficile vedere cosa stesse accadendo all’interno perché le saracinesche delle ampie vetrine fronte strada erano rimaste abbassate. Stefano Cichetti non ha reagito e ha assecondato il rapinatore-sequestratore, che ha chiesto al commerciante di aprire anche la cassaforte a tempo. Il sistema non ha permesso di farlo e il malvivente ha compreso, senza insistere.
LA FUGA
Cichetti sperava che l’incubo finisse qui e invece no. Il bandito mascherato è andato oltre pretendendo, sempre sotto la minaccia della pistola, che il gioielliere o accompagnasse in auto verso Villa Rosa. Cichetti aveva percorso oltre un chilometro e mezzo di strada quando il suo sequestratore gli ha detto di fermarsi vicino a un istituto di credito. È sceso dall’auto con il borsone facendo perdere le proprie tracce nel dedalo di vie della frazione di Martinsicuro dove ad attendere il bandito solitario, probabilmente, c’era un complice.
LE INDAGINI
Immediatamente è scattata l’indagine dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica e del reparto scientifico. Sono state acquisite le immagini delle telecamere ed è stato ricostruito il film della rapina con sequestro (il bottino avrebbe un valore superiore a 60mila euro, secondo una prima stima) per cercare di scorgere un elemento utile a individuare il responsabile del colpo, che ha tenuto indossati scaldacollo e guanti per tutto il tempo. Al momento le indagini sono a tutto campo e la scientifica sta lavorando per isolare possibili tracce che possano “tradire” il criminale.
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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-01-12 02:19:00 da


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