[GIORNO 74 – CANTIERI E DISAGI, DISAGI E DISAGI…]Approfitto di questa domeni… Alice Moggi

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[GIORNO 74 – CANTIERI E DISAGI, DISAGI E DISAGI…]

Approfitto di questa domenica di nubifragio per scrivere qualche riflessione maturata in questi primi mesi. A partire dal mese di luglio sono partiti o partiranno diversi cantieri (ovviamente per lo più interventi programmati dalla precedente amministrazione e da noi avviati e gestiti). Ogni volta che uno di questi cantieri è stato annunciato, che si trattasse dell’asfaltatura di una strada, del rifacimento di un marciapiede, di una rotonda, della chiusura di un ponte pericoloso o della creazione di un’area pedonale o ciclabile, SEMPRE è stato usato nel titolo il termine “DISAGIO/I” (sinonimi). Cioè l’intervento è stato presentato in relazione alla quantità di disagio che la realizzazione dell’opera, quindi il cantiere, avrebbe creato, prevalentemente al traffico. È ovvio che un cantiere che chiude una strada, o rallenta alcuni passaggi, crea un po’ di disagio… ma un ponte pericoloso non è un disagio? E un marciapiedi rotto? Le buche nelle strade? Le strade pericolose? Perché tutti vogliamo le strade ben asfaltate e sicure, le piste ciclabili, i marciapiedi in ordine, i ponti sicuri… eh, spiace, ma le opere con la sola imposizione delle mani, non si possono fare… (una nota: non ditemi che quando ero in opposizione mi lamentavo dei cantieri, adesso invece… perché non è vero, io mi sono opposta ad alcuni cantieri perché ne contestavo le opere, non certo per la presenza o meno di un cantiere).
Un’altra piccola considerazione sul tema cantieri:
Rotonda di viale della Libertà: “Eh, geni, non potevate farlo ad agosto, adesso a settembre che riprendono le scuole??” A parte che il cantiere partirà ad ottobre, secondo voi, un cantiere che dura 9/10 mesi, cosa cambia se parte ad luglio o a settembre o a ottobre? Ecco, se parte a luglio magari poi si interrompe ad agosto.
Nella programmazione dei cantieri abbiamo fatto partire a luglio quelli “brevi” e in luoghi problematici, che si sarebbero potuti concludere entro l’apertura delle scuole. Semplice.
In sintesi: io credo che per avere una città più in ordine, il cantiere sia un fastidio sopportabile, dalla nostra come amministrazione ci deve essere la capacità di programmare bene (e meglio), di comunicare bene (e meglio), di fare in modo che le imprese non facciano perdere più tempo del dovuto oltre a ragionare bene sugli interventi urgenti, prioritari e strategici per la città che vogliamo…

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7 Comments

  1. Sono indice di laboriosita’ e rispettosa del programma politico presentato! Mancano i passaggi a livello della zona cimitero, il recupero dell’ idroscalo, la nuova piscina pubblica, l’arsenale e l’area ex Snia Viscosa, le fontanelle pubbliche !!!!