Giovedì l’interrogatorio di Chiara Petrolini davanti al giudice: si cerca il movente


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Dopo i domiciliari, le risposte davanti al giudice. È stato infatti fissato per giovedì 26 settembre l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale di Parma per Chiara Petrolini, la 22enne accusata di omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere nella villetta di Vignale di Traversetolo.

Saranno tante le domande a cui la ragazza dovrà rispondere. Innanzitutto, perché lo ha fatto? Si è detto e scritto tanto su questa vicenda ma ancora un vero movente non c’è. Chiara ha solo bisbigliato, davanti agli investigatori che l’hanno messa sotto torchio, di temere “il giudizio dei miei genitori e del mio ragazzo” per quelle due gravidanze. Ma allora perché le ha portate avanti fino ad ammazzare il bimbo trovato il 9 agosto, facendolo morire dissanguato per il taglio del cordone ombelicale non ricucito? E perché seppellire, un anno prima, un altro figlio subito dopo il parto avvenuto il 12 maggio 2023? E ancora: ha veramente fatto tutto da sola? E come è riuscita a nascondere due gravidanze a parenti, amici e conoscenti? Poi: perché seppellirli proprio nel giardino di casa?

Chiara si è limitata a dire che lo ha fatto “perché li volevo vicino a me”. Nel tunnel  senza luce di una storia irrazionale all’inverosimile, restano però ancora tanti i misteri da chiarire. Innanzitutto il movente, dicevamo. l procuratore Alfonso D’Avino, ieri in conferenza stampa, ha sottolineato come Chiara sia una ragazza dalla personalità controversa, “indecifrabile”, una ragazza che deve “ancora acquisire consapevolezza”. Ad oggi nessuno sa dunque quale sia il motivo di tanto orrore, semmai ce ne possa essere uno. L’aspettopiù inquietante è che forse non lo sa nemmeno la stessa Chiara perché lo ha fatto: partorire e uccidere il bimbo ritrovato il 9 agosto e seppellire (in attesa degli esami che dirannno se è stato ammazzato pure lui oppure no) il piccolo morto l’anno scorso. Si spera che davanti al Gip possa emergere qualche spiegazione in più, quantomeno per decifrare la personalità della ragazza. 

Chiara adesso è ai domiciliari e ha il divieto di comunicare con persone diverse da chi abita con lei, i genitori (ritenuti estranei alla vicenda) e il fratello minore. La ragazza si trova nella casa dove la famiglia si è trasferita da quando la villetta, dove sono stati trovati nel giro di un mese e mezzo i neonati sepolti, è sotto sequestro.


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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-09-21 15:21:50 da

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