Raffica di rinvii a giudizio in “Giù le mani”, dal nome del blitz del marzo 2024 di Procura di Foggia e Guardia di Finanza. Nel mirino degli inquirenti alcune vicende controverse avvenute a Manfredonia e che coinvolgerebbero anche la politica locale. Appuntamento al 6 maggio dinanzi al collegio Talani.
A processo, come richiesto dai pm Galli e Mongelli, l’ex sindaco, Gianni Rotice, suo fratello Michele detto “Lino”, Michele e Raffaele Fatone, padre e figlio detti “Racastill”, Michele Romito, Angelo Salvemini, Giuliana Galantino, Grazia Romito (sorella di Michele) e Luigi Rotolo. Per questi ultimi due c’è l’inutilizzabilità delle intercettazioni.
I Rotice sono accusati di corruzione elettorale, avrebbero chiesto voti a Michele Romito con la promessa di salvaguardare il ristorante “Guarda che Luna”.
Sui Fatone incombono numerose accuse, tutte riguardanti il predominio acquisito dai “Racastill” nell’azienda municipalizzata dei rifiuti “Ase” dove avrebbero aggredito e picchiato colleghi, sfruttato mezzi e oggetti della ditta e minacciato un manager. Nel frattempo, Michele Fatone è andato in pensione, suo figlio è stato licenziato. In mezzo anche una causa persa contro l’Immediato che aveva anticipato le questioni nel 2022.
Michele Romito e l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Salvemini avrebbero fatto pressione sull’apparato amministrativo e politico di Manfredonia per evitare lo smontaggio del “Guarda che Luna”.
Grazia Romito, Rotolo e Salvemini avrebbero indotto in errore la tecnostruttura del Comune di Manfredonia per svolgere un servizio di attività funebre nonostante l’interdittiva antimafia a carico della Romito.
Infine, Galantino che, all’epoca segretaria comunale, avrebbe accettato la promessa di utilità da parte di Salvemini risolvendo il conflitto di competenza tra V e VI settore del Comune di Manfredonia sollevato dalla “Bar Centrale sas” (titolare del Guarda che Luna) in senso favorevole alle prospettazioni dell’ex assessore. In cambio Salvemini avrebbe redatto gratuitamente, in virtù della sua professione di avvocato, un esposto utile alla Galantino.
Lunga la lista delle persone offese: tra queste anche l’ex manager Ase, Raphael Rossi, i dirigenti comunali Antonio Lupoli e Rosa Tedeschi, l’ex assessore Giuseppe Basta e suo padre Michelangelo (esponente di Forza Italia).
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www.immediato.net è stato pubblicato il 2025-03-24 16:28:21 da Francesco Pesante
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