ANCONA – Il gruppo di Italia Viva di Ancona-Falconara approfitta della fine del 2024 per redigere un proprio bilancio dell’amministrazione comunale di Ancona, in carica dalla fine di maggio del 2023. E il giudizio è assai negativo. Troppe a loro modo di vedere le promesse elettorali non mantenute, così come tante sarebbero le spaccature in Giunta come in maggioranza. In conclusione per Iv è stato fatto davvero troppo poco. «Dopo diciotto mesi di governo della destra-centro del Comune di Ancona – scrive infatti la coordinatrice locale di Italia Viva Elisabetta Iobbi – si può trarre un primo bilancio e il risultato non è per niente positivo. Governare una città capoluogo richiede impegno, progettualità, concretezza, assunzione di responsabilità, capacità e coesione». E invece secondo Iobbi «le carenze sono evidenti. Il sindaco Silvetti ha il suo bel da fare per tenere a bada assessori più preoccupati alla cura dell’immagine che a trovare soluzioni. Si vuol dare l’impressione di una compagine compatta, ma screzi e mal di pancia ci sono e si percepiscono sia nelle commissioni sia in consiglio». Per la coordinatrice di Italia Viva inoltre «il ‘siamo pronti’, slogan della campagna elettorale delle destre, visti i risultati, si sta trasformando in un ‘siamo quasi pronti ma senza idee’ tant’è che l’obiettivo strategico della ‘Grande Ancona’ poggia ancora solo sui progetti avviati dalla precedente amministrazione e spesso allora contestati da chi oggi governa». Infatti per Iv «il taglio del nastro di diverse opere riguarda scelte del passato: è il caso del Social Lab agli Archi, della nuova pavimentazione di parte di via Goito e via Cavorchie, del progetto definitivo di riqualificazione di piazza della Repubblica o di parte della scalinata del Passetto». Per tutti questi motivi «forse un flebile richiamo a quanto ricevuto in dote dalla precedente amministrazione sarebbe stato ‘elegante’, ma tant’è: ciascuno ha il suo stile e pratica lo sport che preferisce» e «quello più gradito dalla destra-centro che governa sia a livello locale sia nazionale è di imputare sempre ciò che non va a chi c’era prima… e dimenticare quanto di positivo ha ereditato».
Inoltre, sempre Iv, ritiene che «sulle promesse elettorali mancate si potrebbero già scrivere diversi capitoli di un libro come pure sulle modifiche ‘non-si-sa-perché’ a progetti, come è il caso della riqualificazione dello Stadio Dorico» dove «d’accordo con la cittadinanza, era stato infatti previsto uno spazio verde ‘per tutti’ che con una variante ‘d’imperio’ è scomparso e sostituito da un ulteriore campo da tennis, ovviamente a pagamento, e quindi solo per alcuni.». Tutto questo senza dimenticare che «il sindaco Silvetti che spesso si affanna a rimediare le gaffes dei suoi assessori, ha dovuto ricordare ai colleghi di Giunta che esiste anche il tema dell’Urbanistica scomparso dai monitor, anzi mai apparso, come pure che il Bilancio di previsione va costruito almeno ‘sentendo’ le Associazioni di categoria di commercianti e artigiani visto che questa concertazione era stata pure tanto enfatizzata nelle promesse elettorali». Italia viva però ‘riconosce’ «un’abilità a questa Giunta: quella di saper usare con sapienza i sinonimi per dire il contrario della realtà. È il caso dell’aumento delle tariffe dei parcheggi, ricondotto ad una semplice ‘rimodulazione’ con la mistificante invenzione geniale della ‘tariffa media’».
Insomma «una Giunta per lo più ‘non pervenuta’ tant’è che, assumendo la cultura come modello del caos, si apprende che ‘forse, può darsi, chissà’ il sindaco potrebbe dar corso ad un rimpasto. È necessario? Chi lo sa? ‘Si, no, nì’. L’assessora alla cultura (Anna Maria Bertini, ndr) del resto ha sempre agito all’unisono con il sindaco, escluse ovviamente, dicono, gaffes e promesse non mantenute. Probabilmente non se ne farà niente sia perché la cultura, secondo il Palazzo, va a gonfie vele anche se mostre annunciate e poi revocate, o i fondi previsti per la Fondazione Muse e mai pervenuti, dimostrano il contrario sia soprattutto perché l’assessora è lì perché voluta su quella poltrona dall’europarlamentare di FdI (Carlo Ciccioli, ndr), il vero ‘dominus’ aziendale». Tutto ciò mentre «la città è però sempre più sporca, la manutenzione del verde è peggiorata, la conclusione di tanti lavori è rinviata a ‘domani o dopodomani’. Eppure ‘erano pronti’». Il comunicato della coordinatrice di Italia Viva Elisabetta Iobbi si avvia alla conclusione: «La Giunta Silvetti, imperterrita, ha fatto suo il famoso motto dell’imperturbabile nobile anconetano ‘Intanto avanti si vada’ e vive nella sua bolla magica dove tutto va bene: purtroppo per Ancona non è così».
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-28 09:56:23 da
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